Con l'istituzione di "Strade
Scolastiche" si otterrebbe un miglioramento della qualità
dell'aria medio mensile del 6% con picchi fino al 20% per alcune
scuole: lo dice uno studio dell'Università degli Studi di
Milano e del Dipartimento di Epidemiologia del Servizio
Sanitario del Lazio, che ha analizzato i dati sulla
concentrazione di biossido di azoto raccolti dai cittadini a
Milano e a Roma durante la campagna "NO2, No Grazie!" di
Cittadini per l'aria nel 2023.
La ricerca è stata pubblicata su Environmental Research e
viene resa nota oggi in occasione di Streets for kids,
l'iniziativa organizzata da Clean Cities, che promuove
l'istituzione delle strade scolastiche, ovvero aree intorno alle
scuole dove, durante gli orari di ingresso e uscita, si riduce
il traffico motorizzato per favorire la mobilità pedonale e
ciclistica.
"La qualità dell'aria ha un impatto importante sulla salute
di bambini/e, in particolare sul sistema respiratorio e sullo
sviluppo cerebrale e cognitivo", dichiara Anna Gerometta,
presidente di Cittadini per l'aria, "come confermato da molti
studi scientifici. Nelle città l'inquinamento atmosferico è
determinato in grande parte dal traffico veicolare, soprattutto
per ciò che riguarda le emissioni di biossido di azoto (NO2).
Per abbassare il livello degli inquinanti e tutelare la salute
dei più piccoli un'ottima soluzione è istituire strade
scolastiche nelle zone adiacenti alle scuole dove i bambini/e
trascorrono molto tempo quotidianamente, limitando il traffico
automobilistico, soprattutto negli orari di entrata e di uscita,
creando aree pedonali, che favoriscono gli spostamenti a piedi,
in bicicletta e con i mezzi pubblici".
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