Una bimba di 10 anni ha chiamato il 118 dicendo che la madre era stata uccisa dal padre, facendolo in questo modo arrestare. E' accaduto ieri sera a Settala, alle porte di Milano.
Dopo la telefonata al 118 con cui la bimba ha dato l'allarme, i carabinieri della Compagnia di San Donato si sono immediatamente recati in via Cerca, a Settala, dove viveva la famiglia. Subito hanno messo in sicurezza la bambina trovata mentre usciva dal palazzo seguita dal padre, 50 anni. Il corpo senza vita della donna, 43 anni, di origine marocchina, è stato trovato all'interno dell'appartamento con diverse ferite da taglio.
L'uomo, un connazionale della vittima , durante l'arresto da parte dei carabinieri era ubriaco e continuava ad urlare: "L'ho ammazzata, l'ho ammazzata". Attualmente si trova nel carcere di San Vittore con l'accusa di omicidio aggravato.
Sul posto si è recato anche il pm di turno a Milano, Antonio Pansa, che nelle prossime ore invierà al gip la richiesta di convalida dell'arresto. La bambina ha chiamato per chiedere aiuto verso le 23.00, ma il delitto risalirebbe a un paio di ore prima.
La bambina, illesa, è stata affidata a un parente.
La famiglia era "sotto osservazione" dei servizi sociali del Comune che "erano allertati da tempo" per via di una segnalazione. "Tutte le procedure di controllo e assistenza erano state attivate". Lo ha spiegato Massimo Giordano, il sindaco di Settala, rispondendo alle domande dei giornalisti in merito all'omicidio.
"Non ci sono parole per definire questo ennesimo femminicidio" ha aggiunto, ricordando che c'è una bimba di 10 anni "protetta nell'immediato" e i servizi sociali sono "già attivi" per le procedure previste in questa vicenda per quanto riguarda la ragazzina minorenne. Proprio lei ha dato l'allarme chiamando il 118.
"Ritengo - ha osservato il sindaco - che tutto quello che la nostra amministrazione ha fatto era perfettamente conforme alle procedure" e che oltre "non si potesse andare. Mi è parso di capire che la situazione non fosse conflittuale " e comunque "controllata. Credo che i nostri sevizi avessero avuto un colloquio con la signora non da molto tempo" mentre "la bimba non aveva bisogno di aiuto perché la madre era in grado di seguirla".
La famiglia era arrivata a Settala da più di due anni. Lui allora era stato segnalato alle forze dell'ordine per i suoi comportamenti aggressivi.
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