Nel 1984, sulle rive del fiume San
Lorenzo a Baie-Saint-Paul, Quebec, un gruppo di 20 artisti di
strada, giocolieri, mangiatori di fuoco e musicisti nutriva un
sogno allora folle: creare una nuova tradizione circense e
portarla in giro per il mondo. Quel sogno ha portato a decine di
milioni di spettatori in 86 Paesi e migliaia di dipendenti tra
cui 1.200 artisti provenienti da oltre 80 nazionalità. La realtà
di oggi è che con 'Alegría-In A New Light', da domani al 2
giugno, il Cirque du Soleil debutta nelle ex aree Falck, oggi
area MilanoSesto, a Sesto San Giovanni alle porte del capoluogo
lombardo.
Fra le oltre 50 produzioni originali, presentato per la prima
volta nel 1994, Alegría è diventato - spiegano gli organizzatori
- uno degli spettacoli più amati ed è riproposto in una diversa
prospettiva per essere d'ispirazione per il pubblico di oggi
come lo è stato all'epoca della creazione originale. Al centro
di un regno un tempo glorioso che ha perso il suo re, lo show
racconta il conflitto di potere tra il vecchio ordine e i
giovani, in lotta nel nome della speranza e del rinnovamento.
Mentre il giullare di corte cerca goffamente di salire al trono,
un desiderio sempre più prorompente di sfidare lo status-quo e
portare gioia nel mondo sale dalle strade.
"E' un omaggio a creatori e sognatori che vedono oltre le
barriere, coloro che camminano controcorrente e affrontano le
sfide, coloro che inciampano e si rialzano, coloro che credono
in ciò che può o potrebbe essere, che pensano che il cambiamento
non è un'opzione, ma una necessità", sottolinea il regista
Jean-Guy Legault.
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