La Cgil di Milano scende in campo ancora una volta per il referendum sul Jobs Act e i diritti del lavoro. Luca Stanzione, segretario generale del sindacato nel capoluogo, ha reso noto che chiederà un incontro al sindaco Giuseppe Sala dopo che il primo cittadino, nei giorni scorsi, aveva sostenuto che non fosse "una buona cosa" la consultazione sul tema.
"Chiederò un incontro al sindaco per illustrargli i contenuti dei quattro quesiti referendari perché troppo spesso leggo fraintendimenti su cosa vogliamo abrogare - ha spiegato Stanzione -. Noi vogliamo ripristinare il reintegro sul posto di lavoro per chi viene licenziato illegittimamente, è solo un punto del Jobs Act, non tutto. Inoltre ci sono altri tre quesiti per i lavoratori licenziati nelle piccole imprese, contro la liberalizzazione dei contratti a termine e per l'abrogazione delle norme che impediscono, in caso di infortunio sul lavoro negli appalti, di estendere la responsabilità all'impresa appaltante. Una risposta vera ad una strage che conta più di mille morti l'anno per cui la politica non ha offerto una soluzione" dopo "trent'anni di rincorsa alla precarietà".
"Sono sicuro - ha concluso il sindacalista - che il sindaco troverà le ragioni per andare a votare e ad esercitare quel diritto di voto cosi sotto attacco in questi anni. Difendere la Costituzione significa anche praticare i diritti conquistati 80 anni fa".
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