Si è ufficialmente insediato questa mattina il nuovo procuratore di Bergamo Maurizio Romanelli, che subentra ad Antonio Chiappani, andato in pensione.
Il neo procuratore ha parlato di "serietà e impegno, ma soprattutto umanità, qualità che, visto che ci occupiamo della vita di persone, è la precondizione necessaria per un magistrato".
Inoltre, "capacità di ascolto e di saper lavorare
insieme" sono per Romanelli fondamentali per ricoprire un ruolo
in magistratura. La cerimonia di insediamento si è tenuta
nell'aula della Corte d'assise del tribunale, davanti al
collegio presieduto dal presidente del tribunale Cesare de
Sapia.
Romanelli, nominato all'unanimità dal Csm a fine luglio, ha
parlato "di rifiuto di logiche burocratiche e di apertura al
mondo esterno. Solo con queste due caratteristiche si è
magistrati a tutto tondo". Un pensiero il neo procuratore lo ha
dedicato ai suoi predecessori Chiappani e al compianto Walter
Mapelli, "che ha portato a Bergamo il metodo di investigazione
sulla criminalità economica".
Romanelli, 66 anni, è in magistratura dal 1986. Dal
pensionamento di Chiappani la Procura di Bergamo era retta da
Maria Cristina Rota quale facente funzione. Il nuovo
procuratore, esperto in mafie e terrorismo, dopo aver svolto le
funzioni di giudice al tribunale penale di Milano, dal 1992 fino
al 2002 è stato pm della Direzione distrettuale antimafia a
Milano, occupandosi di organizzazioni mafiose e della loro
penetrazione al Nord. Ha fatto parte del dipartimento
anti-terrorismo e anti-corruzione. Dal 2012 è stato procuratore
aggiunto a Milano, dove ha coordinato il Dipartimento terrorismo
ed eversione e quello della criminalità informatica. Dal 2016 al
2019 è stato procuratore nazionale aggiunto della Direzione
nazionale antimafia e antiterrorismo, dal 2019 al 2023 di nuovo
a Milano per coordinare il Dipartimento dei reati economici e
pubblica amministrazione, mentre da marzo 2023 era reggente a
Lodi.
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