Regione Lombardia e Cantone Ticino,
dopo oltre cinque anni, sono tornate a confrontarsi
istituzionalmente prima a Palazzo Lombardia e poi a Palazzo
Pirelli con le rispettive Assemblee legislative.
"Con gli amici del Cantone Ticino - ha sottolineato il
governatore Attilio Fontana - abbiamo un confine geografico che
ci separa ma, allo stesso tempo abbiamo tantissime cose in
comune.
Nell'incontro abbiamo quindi approfondito questi aspetti che ci uniscono a partire dalla circolazione dei nostri tantissimi frontalieri per i quali stiamo cercando di potenziare le vie di accesso al Ticino".
Una situazione "migliorata con il
treno Tilo - ha aggiunto - ma che pensiamo di poter efficientare
con altre infrastrutture che, partendo dalla Liguria, passano
per la Lombardia e il Cantone Ticino unendo Mediterraneo e nord
Europa".
Ai vari appuntamenti hanno partecipato anche il presidente
del Gran Consiglio della Repubblica e del Cantone Ticino Michele
Guerra, l'assessore regionale ai Rapporti con la Confederazione
elvetica Massimo Sertori e il consigliere di FdI Giacomo
Zamperini, presidente della commissione speciale sui rapporti
tra Lombardia e Svizzera.
"Siamo vicini di casa - ha affermato Guerra - e ognuno di noi
tutela gli interessi dei propri cittadini. Siamo tuttavia
consapevoli che gli interessi dei ticinesi e dei lombardi molto
spesso coincidono. E, su questi temi, siamo chiamati a un lavoro
comune", in particolare "penso alla mobilità e alla
programmazione Interreg".
Zamperini, infine, ha ribadito la necessità "di completare la
realizzazione dell'AlpTransit quale infrastruttura cardine per
Lombardia e Cantone Ticino" e ha ricordato la richiesta
approvata all'unanimità dal Consiglio regionale sulla
regionalizzazione del servizio di navigazione.
"Discuteremo anche l'ordinamentale che affronta anche il tema
dei sentieri di montagna - ha concluso Zamperini - per la cui
cura prendiamo a modello la normativa svizzera, su questo
versante assolutamente avanzata".
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