Ha 70 anni ma non li dimostra:
l'Horsebit loafer, il mocassino con il morsetto che è una delle
icone di Gucci, è protagonista a Milano di un evento immersivo
che lo celebra attraverso installazioni realizzate da dieci
artisti, stilisti e creativi internazionali. La mostra fa da
cornice alla presentazione della collezione uomo per la prossima
estate.
Nel giorno di apertura della fashion week, il Garage Maiocchi
ospita infatti la 'Gucci Horsebeat Society' al cui centro svetta
quel morsetto - miniatura del morso metallico delle briglie
equestri - ideato da Aldo Gucci nel 1953 come elemento
ornamentale di un mocassino, e poi diventato uno degli emblemi
della maison.
Risalendo alle radici equestri del morsetto, Harry Nuriev
crea per la mostra immersiva un 'patio' concettuale, utilizzando
il morsetto in elementi di arredamento, mentre Anna
Franceschini, artista visiva italiana, allestisce una
Wunderkammer con reperti tratti dall'archivio Gucci. Dalle
immagini d'archivio alle varie interpretazioni del morsetto, si
passa senza soluzione di continuità all''armadio' - uno spazio
interamente rivestito con una carta da parati a collage che
ritrae il morsetto, realizzata dal grafico australiano Ed Davis
- dove i simboli della maison vengono reinterpretati nella
collezione per la prossima estate. Così i set da bowling
composti da camicie hawaiane e bermuda leggermente oversize
riprendono il morsetto, arricchito digitalmente per un effetto
simile al vetro; la trama del tessuto GG bouclé sembra
tridimensionale; completi a doppio petto con pantaloni svasati
incorporano il motivo del morsetto nel Principe di Galles o
nelle trame jacquard in rosso o avorio. La stampa GG si staglia
su giacca e pantalone in nappa, si deforma su un completo in
denim con finiture al laser, diventa metallica in una giacca a
vento, si intreccia al nastro Web in una nuova maglia marinara
ottenuta dall'unione dei due simboli. Ai piedi, inevitabilmente,
il classico mocassino con morsetto.
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