Sono già circa 8.000 le firme raccolte a due giorni dal lancio dalla Petizione popolare al Ministro della Salute affinché blocchi la riforma sanitaria della Lombardia.
Lo rende noto l'associazione Medicina Democratica.
"Il riscontro immediato che abbiamo avuto con la nostra petizione ci conferma nella fondatezza delle nostre richieste e delle nostre preoccupazioni sul futuro della sanità lombarda e sul diritto alla salute dei cittadini, soprattutto delle fasce più deboli e svantaggiate", affermano Marco Caldiroli e Angelo Barbato a nome del Coordinamento Lombardo per il diritto alla salute-Campagna Dico 32, a cui aderiscono 57 associazioni e organizzazioni lombarde che hanno organizzato diverse manifestazioni nei mesi scorsi e nel corso del dibattito in Consiglio regionale della Lombardia.
Si chiede che il ministro Roberto Speranza "restituisca al mittente la legge regionale 22/21 sulla cosiddetta riforma sanitaria Moratti/Fontana, in quanto in contrasto con le richieste dello stesso ministro fatte tramite Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali".
La Petizione fa seguito alla lettera a Speranza, inviata il 27 dicembre scorso, e a cui "peraltro, non c'è stata ancora risposta". "La sanità lombarda - sottolineato Caldiroli e Barbato - necessita da anni di una revisione profonda, per le ragioni da tempo denunciate, e che la pandemia ha fatto esplodere, con gravi conseguenze che tutti stiamo pagando".
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