Il Museo Tecnico Navale della
Marina Militare, che ha sede alla Spezia, è stato affidato in
gestione per i prossimi 8 anni (rinnovabile di altri 4) a una
cordata di imprese con capofila Italian Blue Growth e di cui
fanno parte Cabi, Turismo sostenibile Cinque Terre, Zoe,
Euroguarco, Opera laboratori, Consorzio marittimo turistico
cinque terre - Golfo dei poeti e Fluid global solutions. Si
chiude così un processo iniziato nel luglio 2023 con il primo
bando di gestione, andato deserto, replicato poi con successo
l'anno successivo. "Sono andata personalmente a incontrare e a
presentare il progetto a tutti i soggetti coinvolti - spiega
Cristiana Pagni, presidente di Italian Blue Growth -. Sono
convinta che la gestione di un bene culturale come il Museo
Tecnico Navale della Spezia, il più importante tra i Musei
navali, dovesse in qualche modo rimanere legato alla città e
affidato soprattutto a chi la città la conosce nel profondo,
coadiuvato da aziende nazionali di comprovata eccellenza. Senza
l'arsenale cavouriano, senza Guglielmo Marconi, non solo la
città non sarebbe quella che è, ma anche l'Italia non sarebbe
stata quella che è oggi". Il museo, che conserva una collezione
di cimeli che ha seguito la famiglia Savoia sin dal Cinquecento,
sarà rivisto secondo un percorso esperienziale attraverso l'uso
della realtà aumentata per raccontare l'evoluzione tecnologica
nell'ambito marittimo e la storia della Marina concentrando
l'attenzione sulle imprese navali. Tra le esperienze che i
visitatori potranno vivere grazie all'uso del 3D ci sarà la vita
all'interno del sommergibile e del siluro a lenta corsa,
l'impresa storica di Premuda nella Grande Guerra o la
navigazione con il mare mosso e a bordo di una scialuppa di
salvataggio. Prevista la realizzazione di un campo fotovoltaico
in grado di coprire, dopo i primi tre anni, il 96% del
fabbisogno annuo del complesso museale.
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