"Non deve essere una festa della
sinistra, è una festa del Paese, di una libertà alla quale tutti
sono tenuti a partecipare. In passato è stato fatto un grave
errore nel farla diventare la festa di una parte dell'Italia. È
di tutta l'Italia, un Paese unito che deve festeggiare la
libertà". Così il presidente del consiglio regionale della
Liguria Stefano Balleari, è intervenuto a margine della seduta
solenne convocata per oggi, giovedì 17 aprile, in occasione
dell'ottantesimo anniversario della Liberazione che, il prossimo
25 aprile, vedrà anche la presenza a Genova del Presidente della
Repubblica, Sergio Mattarella.
"È una Festa della Liberazione, di una riconquistata
democrazia che è costata tanto in termini di vite umane e di
sacrifici, la cancellazione di un regime totalitario che è
sempre da condannare, qualunque esso sia - ha aggiunto Balleari
- abbiamo riconquistato una libertà ottant'anni fa ed è
importante mantenere il ricordo di tutto quello che è stato
fatto per perseguire questa libertà e di perseguire in tale
senso nell'ottica di una democrazia partecipata. Se mi dichiaro
antifascista? Certamente. La Costituzione stessa si dichiara
antifascista. Non amo particolarmente la parola 'anti' perché è
sempre qualcosa di negativo, ma certamente sono contrario, per
la mia storia personale, a tutti i regimi totalitari, che siano
di destra o di sinistra".
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