Ci sarà anche la Filarmonica
Sestrese, che partecipò alla prima esecuzione del "Canto degli
Italiani", il 10 dicembre del 1847 in Oregina a a Genova, a
suggellare la richiesta del Consiglio Comunale di proclamare
Genova "città dell'inno nazionale". La notizia è emersa nel
corso della presentazione del concerto "Genova città dell'Inno",
che si terrà al Teatro Carlo Felice, mercoledì 21 febbraio, alle
20,15 con ingresso gratuito. Un'occasione per celebrare la
storia e l'arte musicale dell'Inno di Mameli. "Con grande
orgoglio abbiamo deciso di celebrare insieme alla Filarmonica
Sestriese i 170 anni dell'Inno di Mameli - ha ricordato
l'assessore alle Tradizioni Paola Bordilli - mentre è in corso
l'iter per proclamare Genova Città dell'inno nazionale. Ci
sembrava doveroso rendere omaggio al nostro inno nazionale, a
Genova, e a tutti i genovesi, a partire da Goffredo Mameli e
Michele Novaro, fino ai giovani d'oggi per creare le condizioni
utili a far nascere nelle nuove generazioni quel senso di
appartenenza nazionale di cui c'è tanto bisogno". Un momento
anche per ricordare il forte impegno che la Società Filarmonica
di Sestri ha avuto anche negli anni del Risorgimento. "La nostra
banda, fra le prime di allora - ha ricordato il presidente
Roberto Parodi - partecipò alla processione fino ad Oregina, in
occasione del 101esimo anniversario della rivolta contro gli
austriaci. Noi abbiamo un testo del "canto degli italiani" del
1899 che è la seconda edizione perché la prima non fu stampata a
causa della censura".
Il programma, curato dal maestro Matteo Bariani, oltre
all'inno di Mameli prevede una particolare versione dell'Ave
Maria di Agostino Dodero, con Eliano Calamaro al violino
solista, il "Brindisi" da "La Traviata' di Giuseppe Verdi, con
le voci di Elisabetta Isola e Silvano Santagata, una riedizione
speciale della suite della saga "Star Wars" e la prima nazionale
del poema sinfonico "Le Jardin de las Esperides" del compositore
spagnolo Josè Suner-Oriola.
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