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Accusato di aver derubato Calissano, contestata circonvenzione

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Accusato di aver derubato Calissano, contestata circonvenzione

Procura gli contesta almeno due episodi

GENOVA, 05 dicembre 2023, 17:21

Redazione ANSA

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L'avvocato Matteo Minna, l'amministratore di sostegno agli arresti domiciliari da ieri perché accusato di aver rubato soldi all'attore Paolo Calissano e ad altri tre assistiti, è indagato anche per circonvenzione di incapace. Sono almeno due gli episodi che la procura, che ha coordinato le indagini della guardia di finanza, gli contesta.
    Il primo è quello relativo allo stesso Calissano, circostanza che era stata denunciata dall'avvocato della famiglia Santina Ierardi, e riguarda il periodo tra il 2019 (quando finisce l'amministrazione di sostegno per l'attore) e il il 2021. In quegli anni, secondo l'accusa, Minna si sarebbe fatto rilasciare una procura generale grazie alla quale avrebbe continuato a prelevare soldi dal patrimonio dell'attore usandolo anche per rimpinguare le casse delle società della moglie o le sue. Il secondo caso, emerso a febbraio di quest'anno, riguarderebbe una donna con problemi di alcol e tossicodipendenza a cui il legale, dopo averne carpito la fiducia, avrebbe fatto sparire oltre 155 mila euro. Non solo: dalle indagini è emerso che nei quattro anni di amministrazione di Minna "il patrimonio della vittima è sceso di 1/3 (da 1.520.000 a 1.160.000) e lo stesso amministratore di sostegno non ha collaborato. Deve pertanto ritenersi che l'attività appropriativa sia ancora in corso", scrive il giudice.
   

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