E' durato una settimana l'incarico
di "ambasciatore di Genova nel mondo" assegnato al manager del
Moto Mondiale Carlo Pernat dal sindaco Marco Bucci. Pernat, che
in queste ore si trova in Australia per le gare del MotoGp, ha
confermato di essersi dimesso dopo le polemiche su alcune sue
frasi sessiste e omofobe sollevate da Liguria Rainbow. "Mi
dimetto per non creare problemi a Bucci" conferma al telefono.
L'agente, 75 anni, figura di riferimento per campioni come Max
Biaggi e Valentino Rossi, è finito nella bufera a causa di una
vecchia puntata del programma La Zanzara, su Radio24.
Con Cruciani, quattro anni fa, Pernat aveva pronunciato una
serie di frasi tornate sotto la lente dopo che il sindaco, la
scorsa settimana, ha insignito Pernat e altre personalità del
titolo di "ambasciatore di Genova nel mondo" nell'ambito delle
celebrazioni di Cristoforo Colombo. Ad aver chiesto le sue
dimissioni, per prima, è stata la rete Liguria Rainbow,
collettivo di attivisti che tra le altre cose organizza il pride
genovese.
Ieri il sindaco, interpellato sulla questione, ha fatto
sapere che prima avrebbe voluto parlare direttamente con Pernat.
Non è dato sapere se i due si siano sentiti ma nel frattempo
sono arrivate le dimissioni. Il consigliere comunale Filippo
Bruzzone, lista Rossoverde, presenterà comunque una richiesta di
chiarimenti (un articolo 55) in vista della prossima seduta del
consiglio. Tra gli altri, anche il parlamentare del Pd Brando
Benifei ha chiesto al sindaco di tornare indietro: "Il sindaco
Bucci ha nominato pochi giorni fa Carlo Pernat ambasciatore di
Genova nel mondo, un ruolo pensato per promuovere la città,
dalla cultura alle tradizioni. È una scelta che lascia
sconcertati e su cui il sindaco ha il dovere di tornare
indietro".
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