La Corte di Appello di Genova
ha abbassato a 13 anni e 10 mesi di reclusione, escludendo
l'aggravante mafiosa e concedendo le attenuanti generiche, la
condanna nei confronti di Domenico Pellegrino, 25 anni, di
Bordighera, accusato di omicidio (inizialmente con l'aggravante
del metodo mafioso) e porto abusivo di armi per aver ucciso a
colpi di pistola Joseph Fedele, 60 anni, ex ristoratore di
Beausoleil (Montecarlo) pregiudicato per reati di stupefacenti,
il cui corpo venne trovato il 21 ottobre 2020 in una scarpata di
frazione Calvo, a Ventimiglia.
Il 12 aprile scorso il gup di Genova Cinzia Perroni lo aveva
condannato a 20 anni di reclusione. La pubblica accusa aveva
cercato di dimostrare che l'omicidio era avvenuto in un luogo
aperto, vicino a dove era stato trovato il cadavere, e che la
vittima era stata fatta inginocchiare e uccisa con un colpo alla
fronte e uno alla nuca (da qui il metodo mafioso). Di parere
diverso la difesa, sostenuta dall'avvocato Luca Ritzu, secondo
cui l'omicidio era avvenuto all'interno del furgone -
appartenente all'allora convivente di Girolamo Condoluci, che
venne indagato con l'accusa di favoreggiamento - dove sarebbe
scoppiata lite, quest'ultima relativa alla compravendita di
un'auto.
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