Sono il Codice Sansoni e
l'incunabolo boniniano i due elementi chiave della mostra
temporanea "Tesori Danteschi della Biblioteca Barrili" allestita
presso la Pinacoteca civica di Savona in occasione dei 700 anni
dalla morte di Dante Alighieri. "Mai come quest'anno - dichiara
il sindaco Ilaria Caprioglio - ricordiamo l'ultimo endecasillabo
dell'inferno 'quindi uscimmo a riveder le stelle'. E' importante
che delle opere meravigliose, che solitamente sono visionabili
solo con particolari cautele e previa prenotazione, siano
fruibili al pubblico".
"La mostra ha ottenuto il patrocinio della Regione Liguria e si
inserisce tra le attività che caratterizzano una 'Città che
legge', la qualifica ottenuta da Savona la scorsa estate"
aggiunge l'assessore alla Cultura Doriana Rodino.
Il Manoscritto Sansoni è un manoscritto di fine '300 della
scuola fiorentina con sei miniature ed il commento di Jacopo
Landini, erudito bolognese. Abbastanza sconosciuto agli studiosi
fino al momento della donazione, venne studiato a inizio '900
dal professore padovano Antonio Fiammazzo. L'incunabolo invece,
stampato a Brescia dal tipografo dalmata Bonino Bonini nel 1487,
viene considerato la prima edizione illustrata della Commedia
con 68 xilografie che illustrano le tre cantiche.
Aperta dal 4 giugno al 18 luglio, la mostra sarà visitabile dal
giovedì alla domenica; al termine il Manoscritto Sansoni vera
concesso in prestito all'Archivio di Stato di Genova per una
mostra che avrà inizio in autunno.
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