Giovanni Berneschi "non può più
commettere reati perché è un personaggio pubblico vista anche la
pressione mediatica che c'è stata sulla vicenda" ma "vista la
gravita' dei reati per cui si indaga deve essere sottoposto a
costante vigilanza da parte della polizia giudiziaria". E'
questo uno dei passaggi dell'ordinanza con la quale il gip
Cinzia Perroni ha di fatto concesso la scarcerazione per l'ex
presidente di banca Carige, ai domiciliari da quattro mesi salvo
una settimana di carcere per violazione obblighi cautelari, e da
oggi sottoposto solo a obbligo di dimora nella provincia di
residenza.
Tra gli altri motivi per cui il gip ha attenuato la misura
c'è anche l'età avanzata di Berneschi, l'ingente sequestro di
beni mobili e immobili nei suoi confronti e la nomina di un
commissario giudiziale che gestisce gli affari del Centro
fiduciario, il ramo di Carige che si occupa delle operazioni
riservate.
Berneschi, rimasto tutto il giorno in casa, ha poi concesso
un'ultima battuta: "Torno a fare il contadino - ha detto - che
e' stata la mia salvezza ma anche la mia disgrazia. Tornare in
affari? Lo vedrete quello che farò".
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