La musica liturgica fra tradizione e
innovazione, è l' argomento della giornata di studi promossa
dall' Ibimus - Istituto di Bibliografia Musicale il 12 dicembre
nella Sala Macchia della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma,
che ospita da anni gli eventi culturali dell'Istituto.
L'incontro, coordinato dal Salvatore de Salvo Fattor, si
soffermerà soprattutto sulla valorizzazione e la salvaguardia
della musica liturgica in Italia nella metà del XX secolo,
approfondendo le figure di studiosi, sacerdoti, musicologi,
musicisti che si sono dedicati allo studio, alla promozione e
alla conservazione dell'immenso patrimonio liturgico musicale,
eseguito per secoli nelle comunità romane di rito cattolico,
ebraico e valdese. Chiudera la giornata Alberto Delama con
l'intervento ''La prospettiva di un compositore colto: Luciano
Chailly e il Concilio Vaticano II'', dedicato al compositore
Luciano Chailly (padre del direttore d'orchestra Riccardo) che
ha lasciato una serie di composizioni liturgiche che riflettono
la prassi musicale degli anni Sessanta, offrendo preziose
testimonianze di scrittura con testo in lingua latina e volgare,
condizionate dal dibattito fra il mantenimento o meno della
lingua latina nei canti destinati al rito. In conclusione è
previsto un momento musicale affidato a due giovani interpreti,
la clarinettista Marta Nizzardo con Giulia Loperfido al
pianoforte, che eseguono musiche di Schumann, Debussy, Busoni e
Rossini.
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