Roma non si governa al massimo la si
amministra". "Non c'è più niente di sacro". Suburra - La serie,
primo prodotto interamente italiano targato Netflix, disponibile
sulla piattaforma a partire dal 6 ottobre. Dietro la macchina da
presa Michele Placido, Andrea Molaioli e Giuseppe Capotondi.
Dieci episodi che raccontano i fatti accaduti prima
dell'omonimo film del 2015 di Stefano Sollima, a sua volta
ispirato all'omonimo romanzo di Giancarlo De Cataldo e Carlo
Bonini. Al centro della storia tre giovani: Numero 8 (Alessandro
Borghi presente già nella prima serie qui in stato di grazia nei
panni dello medesimo personaggio più giovane), Spadino (Giacomo
Ferrara) e Lele (Eduardo Valdarnini), diversi per origine,
ambizioni e passioni, chiamati a fare alleanze per realizzare i
loro più oscuri desideri. E Sara Monaschi (Claudia Gerini),
Amedeo Cinaglia (Filippo Nigro), Samurai (Francesco Acquaroli) e
Manfredi Anacleti (Adamo Dionisi). La serie è prodotta da
Cattleya in collaborazione con Rai Fiction
Riproduzione riservata © Copyright ANSA