E' di 21 arresti l'ultimo bilancio
mensile delle attività della polizia di frontiera di Trieste,
dopo il ripristino dei controlli alla frontiera con la Slovenia.
Tra il 27 febbraio e il 30 marzo, al confine con la Slovenia
sono state arrestate 14 persone in flagranza di reato e 7 in
esecuzione di provvedimenti emessi dall'autorità giudiziaria.
Tra gli arrestati, 11 sono stati sorpresi mentre tentavano di
introdurre nel territorio nazionale un totale di 34 migranti
privi dei requisiti per l'ingresso e il soggiorno nell'area
Schengen. Per gli 11 fermati - due cittadini bengalesi, uno
croato, uno kosovaro, due romeni, due turchi e tre ucraini -
l'accusa è di favoreggiamento dell'immigrazione irregolare.
Nel dettaglio, i due cittadini bengalesi sono stati arrestati
il 16 marzo dopo essere stati sorpresi al valico ferroviario di
Villa Opicina, a bordo di un treno proveniente dalla Slovenia,
con altri 5 connazionali irregolari.
I migranti intercettati dalla polizia, oltre che dal
Bangladesh, provenivano anche da Albania, Cina, Pakistan e
Turchia; tra loro, una giovane coppia partita dalla Turchia con
due bambini per raggiungere la Germania. La famiglia viaggiava a
bordo di un'autovettura condotta da un cittadino ucraino di 60
anni, fermato al valico di Caresana.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA