/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Anna Maria Mori: 'Vergognoso atto vandalico a Basovizza'

Anna Maria Mori: 'Vergognoso atto vandalico a Basovizza'

Giornalista-scrittrice: 'La scritta è opera degli sloveni'

ROMA, 08 febbraio 2025, 17:24

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

   "È una cosa assolutamente vergognosa perché noi abbiamo veramente pagato tanto". Anna Maria Mori, giornalista e scrittrice istriana, nata a Pola, che ha vissuto l'esodo dalla sua terra a 9 anni, parla così con l'ANSA dell'atto vandalico alla foiba di Basovizza alla vigilia del Giorno del Ricordo che si celebra il 10 febbraio.

    "È un orrore che come popolo ci perseguita. È un po' simile all'antisemitismo che perseguita gli ebrei. Anche noi come istriani abbiamo vissuto questa nostra tragedia e abbiamo pagato con un silenzio imposto per quasi 50 anni dalla politica sulla nostra storia che è stata negata fino al Giorno del Ricordo. E quando è stata conosciuta c'è stata da una parte dell'Italia che ha vissuto tutta una vulgata anti-noi, anti-Istria, che ci ha criminalizzato, che ha dichiarato che eravamo tutti fascisti e noi non lo eravamo, eravamo solo povera gente", spiega Mori. Gli scritti vandalici sulla foiba di Basovizza, sottolinea però la giornalista-scrittrice, "sono in sloveno. La comunità slovena che abita in quello zone, anche a Trieste, è quella che mal digerisce che si parli di questa storia. La scritta in sloveno penso che sia opera loro, mi pare buffo che sia opera di italiani".

    Mori non si stupisce di questo atto vandalico: "gli insulti, le offese ai monumenti alle foibe in tutta Italia ci sono tutti gli anni per il Giorno del Ricordo, non è una novità. Certo - dice - la foiba di Basovizza è la più simbolica, è come se fosse il Monumento al Milite Ignoto per noi istriani", dice l'autrice di Bora, scritto trent'anni fa e di altri due libri dedicati all'Istria: Nata in Istria e L'anima altrove oltre a due documentari: Istria 1943-1993. Cinquant'anni di solitudine e Istria. Il diritto alla memoria.

    "Anche durante le presentazioni dei miei libri sono stata aggredita, insultata e perseguitata un po' ovunque da questa nicchia resistente che continua a negare, a non voler vedere questa verità che come dice Gramsci è sempre rivoluzionaria".

    "Trovare la documentazione per i miei libri era impossibile. Solo nelle librerie di Trieste c'era qualcosa. C'è una ignoranza diffusa coperta dalla ideologia e questo è il problema".

    Cosa si augura per il Giorno del Ricordo? "Che piano piano la gente cominci a capire che noi siamo parte della storia nazionale, non siamo un popolo a parte". 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza