/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

I vecchi preti coinquilini di Zuppi pregano e tifano

I vecchi preti coinquilini di Zuppi pregano e tifano

Grande emozione nella casa di riposo dove risiede a Bologna

BOLOGNA, 04 maggio 2025, 16:32

di Micaela Romagnoli

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Tra affetto, stima, un po' di premurosa preoccupazione e tante preghiere, in vista del Conclave, il Cardinale Matteo Maria Zuppi a Bologna ha un gruppo di sostenitori speciali e di lunga esperienza, religiosi nati sotto il papato di Pio XI e Pio XII. Sono i preti che vivono con lui alla Casa del Clero di via Barberia, dove l'Arcivescovo ha scelto di alloggiare quando Papa Francesco lo ha promosso alla guida della Chiesa di Bologna, ormai dieci anni fa.

"Se lo vedessi affacciarsi da quella finestra su piazza San Pietro come nuovo Papa ne sarei felice perché conosciamo che persona è, ma anche dispiaciuto perché non lo avremo più qui con noi", confida don Franco, che ha la stanza allo stesso piano di quella del Cardinale. Intento a leggere i giornali del mattino in un angolo della Casa del Clero, ricorda: "Chi entra Papa, esce cardinale" è un proverbio saggio. Vedremo. Devo dire che di Conclavi ne ho visti tanti, ma noi non ci abbiamo mai preso", sorride.

In quell'edificio nel centro storico di Bologna, l'ospizio San Vincenzo De' Paoli, trovano alloggio parroci in pensione, preti anziani, alcuni malati, in carrozzina, altri non più autonomi; oggi sono in 26, Zuppi compreso. Lo vedono ben poco durante il giorno. "Lavora tanto, è così impegnato. Di solito, si sveglia molto presto al mattino, esce prima delle 6, spesso va via in bicicletta, e rientra tardi, dopo le 23". All'ospizio ne parlano come di "uno di famiglia. Qui si trova bene. E' in casa con i suoi preti, mi viene da dire che questo luogo sia come un rifugio per lui - confida un anziano parroco in pensione - Quando riesce, pranza con noi la domenica".

È accaduto anche domenica scorsa, rientrato da Roma dopo i funerali di Papa Francesco, il cardinale Zuppi ha pranzato con i suoi anziani amici nel refettorio. "Arriva e porta tutta la sua energia, vivacizza l'atmosfera", dice don Sandro. "Parla tanto e mangia poco", scherza don Gianluigi Nuvoli, già direttore della Casa del Clero. Tra i discorsi a tavola, non sono mancati i riferimenti al Conclave e uno scambio di pareri tra i confratelli sui possibili candidati.

"Se diventasse Papa sarei contentissimo, è un capolavoro di sacerdote che farebbe bene al mondo", commenta uno di loro. C'è chi ha anche azzardato a suggerire il nome da Pontefice: "Che tenga il suo di Battesimo: Matteo". Secondo don Franco, "ha delle qualità notevoli per fare il Papa: una grande facilità nel comunicare e relazionarsi con le persone, quella sua serenità e la semplicità nella sua libertà".

Luccicano gli occhi a suor Monique, la direttrice del personale di assistenza della Casa: "Sarebbe proprio una grande gioia", ammette emozionata.
Don Silvano, invece, è tra quelli che dormono poco e solitamente al mattino alle 5.45 è già seduto davanti alla scale, nell'atrio della Casa, pronto per la colazione: "Allora vedo il cardinale Zuppi scendere, viene da me, mi abbraccia e via che va. Sono sicuro che di voti al Conclave ne prenderà. E se dovesse succedere, avrò un Papa per amico".
Riservano tutti uno sguardo di premura verso il "loro" don Matteo: "A pranzo domenica l'ho visto sereno, era interessato anche ai nostri pareri, ha un bel carattere. Io gli voglio molto bene", confida don Pierpaolo.
La Casa del Clero ha una bella sala biblioteca con la televisione, alcuni attenderanno la proclamazione lì insieme, altri nelle loro stanze. "Il Signore sa - concludono - Ora è bene pregare". 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza