Assegnato con cadenza biennale
all'autore di un testo teatrale italiano ancora non
rappresentato in pubblico, il 56/o Premio Riccione per il
Teatro, il più prestigioso concorso italiano di drammaturgia, è
andato a Pier Lorenzo Pisano per 'Carbonio'. In finale ha
superato Francesco Alberici (Bidibibodibiboo), Christian di
Furia (Flusso), Maurizio Patella (Il fenomeno Laplante) e Luca
Viganò (L'incrocio delle righe). Il vincitore e gli altri
finalisti nei prossimi mesi proporranno un progetto di
produzione per l'allestimento scenico del testo presentato in
concorso; il progetto migliore si aggiudicherà un premio da
15.000 euro per favorire la trasformazione dei testi in veri e
propri spettacoli teatrali.
La giuria - composta da Lucia Calamaro (presidente), Stefano
Accorsi, Claudio Longhi, Isabella Ragonese e Graziano Graziani -
scrive nelle motivazioni che Pisano "crea, in pochissimi
movimenti scarni e ironici, un impianto simbolico di potenza
esponenziale. Un uomo ha avuto un incontro, forse, con un
alieno. L'alieno ha la particolarità di non essere composto
minimamente da molecole di carbonio, la sostanza alla base della
vita sulla Terra. Tra umano ed extraumano, Pisano inquadra il
conflitto tra cura dell'interesse collettivo e felicità
personale, spingendolo fino all'esito della catastrofe, sullo
sfondo di una dimensione animale da cui l'homo sapiens non
riesce mai davvero ad emanciparsi".
Il Premio Riccione "Pier Vittorio Tondelli", per gli autori
under 30, è andato a Nicolò Sordo con 'Ok Boomer. Anch'io sono
uno stronzo', mentre a 'Flusso' di Christian Di Furia è andata
la menzione 'Franco Quadri', riservata al testo che meglio
coniuga scrittura teatrale e ricerca letteraria. Il legame
profondo tra Riccione e Franco Quadri è stato sancito anche da
un annuncio: di comune accordo con l'associazione Ubu per Franco
Quadri, il 13 dicembre Riccione ospiterà la serata di consegna
dei Premi Ubu, gli Oscar del teatro italiano.
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