/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Doveva fare Tac e morì, medico assolto

Doveva fare Tac e morì, medico assolto

Il difensore, sentenza dimostra correttezza protocollo ospedale

BOLOGNA, 15 febbraio 2018, 18:31

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Il giudice del tribunale di Bologna Luisa Raimondi ha assolto perché il fatto non sussiste un medico radiologo di 35 anni dell'ospedale Sant'Orsola, Francesco Buia, dall'accusa di omicidio colposo. Era accusato di aver provocato la morte di un paziente 50enne, il 7 ottobre 2011, quando questi doveva essere sottoposto ad una Tac con il mezzo di contrasto. "Massima soddisfazione - ha commentato il difensore dell'imputato, l'avvocato Pietro Giampaolo, per l'esito assolutorio - tra l'altro richiesto anche dalla Procura che ha fatto propria la tesi difensiva sulla causa della morte, diversa dallo shock anafilattico, da sempre invocata dalla difesa". L'assoluzione, prosegue il difensore "dimostra la correttezza del protocollo utilizzato dal Sant'Orsola per prevenire eventuali reazioni allergiche nel corso di utilizzo del metodo di contrasto. Per l'imputato finisce un incubo paradossale di essere sotto processo per aver fatto somministrare un antiallergico ad un allergico".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza