E' stata archiviata a Bologna la
posizione di nove persone, medici e ostetriche, indagate per
il caso di Mirela Florentina Cauc, romena 33enne morta
all'ospedale Sant'Orsola il 4 ottobre 2013. Era incinta alla
21/a settimana e due giorni prima era stata sottoposta ad
amniocentesi. Le accuse erano a vario titolo omicidio colposo e
aborto colposo.
Il marito della donna, con l'avv. Guido Clausi Schettini, si
era opposto alla richiesta di archiviazione. Ma il Gip
Bruno Perla, dopo aver ascoltato le parti in udienza il 9
febbraio, ha condiviso le conclusioni del Pm Augusto Borghini,
basate su una consulenza medico-legale, ritenendo non ci siano
state responsabilità penali.
L'amniocentesi, osserva il Gip richiamando la consulenza, fu
eseguita perché necessaria, con tecnica corretta, anche tramite
preventiva assunzione di antibiotici, e in modo appropriato. Gli
indagati erano difesi dagli avv. Francesco Gaspardini, Stefano
Bruno, Ciriaco Rossi, Roberta Pugliese e Andrea Martinelli.
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