Dopo il rinvio dell'edizione 2021 Artcurial, una delle più importanti case d'aste mondiali, torna al Salone Retromobile con quello che è stato già definito l'evento del decennio. Oltre ad un gran numero di gioielli d'epoca e da collezione, nelle due sessioni di venerdì 18 e sabato 19 marzo vengono infatti messe all'incanto una serie di collezioni tematiche che rappresentano rare opportunità di acquisto.

A Retromobile 2022 ci saranno auto da corsa 'storiche' come la Gordini Type 18S con la quale Manuel Fangio ha gareggiato alla 24 Ore di Le Mans o la Peugeot 908 HDI di Sébastien Bourdais, che ha vinto la 6 Ore di Zhuhaï. Atteso un valore di aggiudicazione record - potrebbe superare i 6 milioni di euro - per la Porsche 907 del 1968, una 'short tail' che è la penultima costruita della serie 907 e appartenuta come l'altra preziosa 911 Carrera RSR 3.0 all'asta a Ernst R. Schuster.
Grande interesse anche per rarità legate a personaggi dello spettacolo come quelle di Johnny Hallyday. La Range Rover del 1975, l'Audi A8 con cui viaggiava con l'autista e la splendida Harley-Davidson Softail Springer del 1989 con cui è apparso anche in alcuni concerti. O, ancora, la Rolls-Royce del 1958 di Brigitte Bardot utilizzata per i suoi viaggi e perfino nelle vacanze sulla neve. Grande attesa anche per un pezzo davvero prezioso, la Ferrari Dino 206 P Berlinetta Speciale del Museum dell'Automobile di Le Mans.
Ma la parte più ghiotta di questa asta riguarda numerose 'raccolte' private, tra cui l'intero museo Bandini che a Rovere (in provincia di Forlì Cesena) custodiva i gioielli da corsa creati da Ilario Bandini, nessun legame con il pilota della Ferrari Lorenzo Landini - e che ora viene ceduto dagli eredi.
Il nipote Dino Bandini spiega la decisione a Artcurial: "Ho voluto rendergli omaggio riunendo i suoi modelli più importanti.
Volevo anche chiarire la situazione con le auto, perché sapevo che c'erano delle repliche" e per avere un quadro esatto della situazione - racconta Dino Bandini - "ho inviato fax a tutti i professionisti di auto da collezione che sono riuscito a trovare, soprattutto negli Stati Uniti".
Grazie a queste lunghe ed estese ricerche Dino Bandini è riuscito ad identificare 47 delle 75 vetture prodotte, e dall'altro a riunire una decina di Bandini all'interno della collezione di Rovere. Queste sono le auto che vanno oggi all'asta "Ho tenuto in vita questa collezione per molto tempo, in particolare partecipando cinque volte alla Mille Miglia, ma oggi la mia età non me lo permette più e la mia famiglia mi chiede di voltare pagina".
E aggiunge nell'intervista ad Artcurial: "la dispersione di una collezione assemblata con tanta perseveranza è necessariamente accompagnata da una certa nostalgia, ma rappresenta anche l'occasione per i nuovi appassionati di scoprire piccole meravigliose macchine sportive e da competizione".
Saranno proposte la Bandini 750 GT Veloce Zagato del 1955, la Bandini 750 Sport Internazionale Saponetta del 1957, la Bandini 750 Sport Siluro del 1953, la Bandini 750/1000 Sport Siluro del 1955/56, la monoposto Bandini Formula Junior del 1960 e l'altra monoposto Bandini 750 Formula 3' del 1954.
Da segnalare l'incanto della splendida collezione di Ferrari d'epoca modena (tra cui F40, F50 e LaFerrari) di Etienne Léandri, avvocato del tribunale di Monaco e Consigliere di Stato del Principato; quella di Alain Aziza, che rappresentava Aston Martin a Parigi; quella di Bruno Lafourcade (quattro Bugatti e due Alfa Romeo); quella di Paul Thanry e la particolare raccolta di bolidi da rally dell'ex pilota belga Baudin Lempereur.
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