Il primo laureato del Polo
universitario Penitenziario della Federico II -Pup del 2025 è
in Scienze Gastronomiche Mediterranee, uno dei corsi più seguiti
dagli studenti dell'Istituto Penitenziario di Secondigliano-
Napoli, laurea triennale del Dipartimento di Agraria che dà
concrete prospettive per il futuro in un campo con grandi
potenzialità. Attivato nel secondo anno accademico del Polo, il
2019-2020, sin dall'inizio ha avuto un riscontro molto
significativo nelle scelte degli studenti detenuti.
Il corso Sgm-Pup permette di acquisire conoscenze e metodi che
caratterizzano tutta la filiera eno-gastronomica. Gli studenti,
oltre a seguire lezioni e seminari, partecipano attivamente ad
un intenso Laboratorio di Gastronomia, tenuto da chef ed esperti
del settore. Grazie alle competenze acquisite, alcuni studenti
del corso SGM-PUP hanno già ricevuto offerte di lavoro nel
settore gastronomico.
Il neo laureato, nella palestra dell'Alta sicurezza
dell'Istituto Penitenziario 'Pasquale Mandato' di Secondigliano,
ha discusso una tesi sull'effetto della trasformazione sulla
qualità nutrizionale del pomodoro.
Relatrice è stata la professoressa Maria Manuela Rigano, nella
commissione c'erano i professori Danilo Ercolini, Raffaele
Sacchi, Amalia Barone e Nadia Lombardi. È la prima laurea del
Pup del 2025.
In sala erano presenti anche Maria Rosaria Santangelo,
delegata del Rettore al PUP e direttrice del Dipartimento di
Architettura, Giulia Russo, Direttrice dell'Istituto Mandato,
Roberta Paradiso e Giuseppe de Rosa, docenti del Dipartimento di
Agraria, e Mariano Stornaiuolo, docente del Dipartimento di
Farmacia.
"Un altro studente ha raggiunto l'obiettivo più ambito, il
conseguimento della laurea. Per i docenti, circa 80 a semestre,
che insegnano in carcere ogni laurea ha un valore speciale -
spiega la professoressa Santangelo -. Al PUP lo studio, così
come l'insegnamento, è più faticoso e complesso, eppure ogni
passo è un obiettivo raggiunto che avvicina gli studenti
detenuti alla libertà, alla riconquista della dignità e dei
diritti che mai a nessuno, donna o uomo, andrebbero negati. Dare
un senso al tempo della detenzione attraverso lo studio
universitario significa restituire un valore a vite difficili e
permettere a persone temporaneamente prive di libertà di
immaginare di nuovo il proprio futuro'.
'Siamo molto contenti di aver conferito la prima laurea in
Scienze gastronomiche del Polo Universitario Penitenziario
Federico II. Il nostro corso di laurea è tra i più scelti da
parte degli studenti del PUP, probabilmente grazie alle attività
pratiche che si possono svolgere e alle prospettive lavorative
che il percorso di studi offre - sottolinea il professore
Ercolini -. Penso che indipendentemente dal momento particolare
di vita che si sta vivendo, bisogna sempre avere degli
obiettivi. E l'obiettivo per i nostri studenti è quello di
arricchire le proprie conoscenze e le proprie competenze e di
impiegare bene il tempo che devono trascorrere nell'Istituto. Lo
studio, oltre ad essere un arricchimento culturale, offre loro
maggiori possibilità di reintegrazione sociale nel momento in
cui riacquisteranno la libertà. Alcuni iscritti al SGM che hanno
terminato il tempo della pena hanno scelto di continuare a
studiare al Dipartimento di Agraria, ciò testimonia che la
didattica del PUP ha lasciato un segno importante e consente di
creare delle opportunità concrete'.
Attualmente al Pup sono iscritti 86 studenti, di cui 3 donne.
A Secondigliano sono 83 divisi in due sezioni, la sezione Ionio
di alta sicurezza, la sezione Mediterraneo di media sicurezza.
Gli iscritti al corso in Scienze Gastronomiche Mediterranee sono
23, nove dei quali sono prossimi alla laurea, gli altri studenti
sono iscritti agli altri nove corsi di laurea che compongono
l'offerta formativa del Polo Universitario Penitenziario. Gli
studenti hanno tra i 30 e 67 anni.
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