Nella Giornata della Memoria la città di Napoli ha ricordato la tragedia dell'Olocausto e i cittadini partenopei che ne furono vittime.
Il sindaco, Gaetano Manfredi, con le più alte cariche cittadine, ha deposto una corona di fiori bianchi alla memoria di Luciana Pacifici, la più giovane vittima italiana del nazifascismo che a pochi mesi di vita fu deportata ad Auschwitz con la famiglia.
La cerimonia si
è svolta nella piazzetta a lei intitolata nel 2015 per volontà
dell'amministrazione comunale de Magistris che decise di
cambiare il toponimo. La piazza era precedentemente dedicata a
Gaetano Azzariti, che fu presidente del Tribunale della Razza.
"Oggi e' una giornata importante perché la memoria è il più
grande patrimonio per affrontare il futuro - ha detto il sindaco
Manfredi - la stagione della Shoah e' un monito da trasmettere
ai giovani che spesso sono portati da cattivi maestri su strade
sbagliate. Napoli è stata ed è grande simbolo della lotta
all'antifascismo e ha sempre difeso i valori della democrazia e
della libertà. La lotta per la democrazia è una battaglia e un
impegno quotidiano che devono fare le istituzioni e i
cittadini". Alla cerimonia tra gli altri ha partecipato anche la
comunità ebraica napoletana. "La memoria è importante per
formare le giovani generazioni ed e' un'arma che abbiamo per
trasmettere gli orrori del passato e fare in modo che non si
ripetano - ha affermato la presidente della comunità ebraica
cittadina, Lydia Schapirer - l'antisemitismo dormiente oggi
purtroppo sta risorgendo e la società civile deve avere il
coraggio di dire basta". A seguire il sindaco ha deposto un
mazzo di fiori in piazza Bovio dove alcuni anni fa sono state
sistemate delle pietre di inciampo. Le celebrazioni sono state
un'occasione per pacificare i legami tra l'amministrazione
comunale e la comunità ebraica. Rapporti che si erano interrotti
per le posizioni della precedente amministrazione.
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