Gli agricoltori del Materano hanno
tentato inutilmente di pagare in natura, con cassette di angurie
e meloni, la prima rata in scadenza oggi per la rottamazione
delle cartelle di Equitalia. Stamani, nella Città dei Sassi, una
delegazione, guidata dal portavoce del Movimento 'Riscatto',
Gianni Fabbris, ha interloquito brevemente con un dirigente
della nuova Agenzia di riscossione, il quale ha cortesemente
spiegato di "non poter ricevere" pagamenti in quella forma.
Fabbris aveva firmato un maxi-assegno, riportato su uno
striscione, con la dicitura dell'importo provocatorio pari a "La
quantità di prodotto agricolo necessarie a saldare la prima rata
delle cartelle Equitalia degli agricoltori materani a prezzo di
costo". Il tentativo di pagamento è stato preceduto da una
conferenza stampa, in piazza Vittorio Veneto, con il presidente
della Fondazione lucana antiusura "Mons. Vincenzo Cavalla", don
Basilio Gavazzeni, e dalla distribuzione di fette di angurie e
meloni a cittadini e a turisti.
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