Nell'incontro con il presidente algerino Nafti ha trasmesso il saluto del presidente Kaïs Saïed, ribadendo il suo fermo impegno a consolidare la tradizione di consultazione e di coordinamento continuo sulle questioni bilaterali, regionali e internazionali. Da parte sua, il presidente algerino ha espresso la sua stima e il suo rispetto per Saïed e ha sottolineato la sincera volontà dell'Algeria di rafforzare ulteriormente le relazioni bilaterali a tutti i livelli. L'incontro è stato l'occasione per sottolineare l'importanza di elaborare un piano d'azione efficace e ambizioso per intensificare la cooperazione bilaterale in vari settori prioritari per entrambi i Paesi, "con l'obiettivo di promuovere interessi comuni e consolidare le basi di stabilità, progresso e benessere dell'Unione".
Il ministro tunisino ha poi presieduto una sessione di lavoro con il suo omologo Attaf i cui colloqui hanno messo in luce le notevoli dinamiche che caratterizzano i diversi ambiti di cooperazione e partenariato tra Tunisia e Algeria. In questo contesto, le due parti hanno convenuto sulla necessità di accelerare la cooperazione in settori chiave quali energia, sicurezza idrica e alimentare, commercio, investimenti, trasporti e sanità. Si sono inoltre impegnati a intensificare gli sforzi per facilitare l'integrazione sociale ed economica dei tunisini residenti in Algeria e degli algerini residenti in Tunisia, aggiornando i quadri giuridici che regolano queste relazioni e organizzando quanto prima incontri bilaterali.
Inoltre, i dibattiti si sono concentrati su diverse questioni regionali e internazionali di interesse comune, in particolare nel contesto delle profonde trasformazioni che stanno vivendo diverse regioni del mondo, in particolare il Medio Oriente e la regione del Sahel africano. "Questi cambiamenti richiedono un rafforzamento della consultazione tra i leader e i funzionari dei due Paesi al fine di definire un approccio comune e globale che garantisca una risposta efficace a questi sviluppi, con una visione pragmatica volta a consolidare la sicurezza condivisa e lo sviluppo unito", si legge nella nota.
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