"Inverno già finito? Bisognerebbe
chiedersi se è mai iniziato". Così la meteorologa
dell'Università dell'Aquila Rossella Ferretti, nominata da poco
direttrice del centro di eccellenza aquilano Cetemps, è
intervenuta su Rai News sulla situazione relativa a clima e
precipitazioni sulla Penisola. "Diciamo - ha spiegato - che
abbiamo avuto 15 giorni di freddo e adesso di nuovo siamo in una
situazione in cui l'alta pressione che si è instaurata ci terrà
compagnia un po' in tutta la settimana". Nei prossimi giorni c'è
da aspettarsi sole. "Avremo una settimana di bel tempo - ha
detto - magari con temperature ancora non elevatissime la notte,
però di giorno salgono. Quello che ci ha dato il periodo
invernale, ossia la neve, probabilmente si scioglierà
rapidamente.
"Quello che si vede dai nostri studi - ha detto ancora - è
che permane una 'bolla' di alta pressione. Intorno al 20,
comunque, ci aspettiamo 'un'intrusione da Est'. Anche se le
previsioni a lungo termine lasciano il tempo che trovano, posso
dire che le precipitazioni attese per fine febbraio saranno più
deboli di quelle registrate negli ultimi giorni, nulla di
eccezionale, previsto sul lato adriatico". Il timore dei
ricercatori è relativo alle ripercussioni di questo inverno
"anomalo".
"Questa situazione invernale con poca neve o acqua, che ogni
tanto viene giù anche in maniera copiosa - ha sottolineato la
professoressa Ferretti - potrebbe essere rischiosa dal punto di
vista della siccità estiva. L'innevamento, ad esempio, è sotto
la media del 60% su tutto l'arco alpino e i bacini sono ancora
sotto il livello, alcuni sono addirittura in secco. Sottolineo
che le piogge intense ed eventi estremi come quelli registrati
in Sicilia nei giorni scorsi non riescono a ripristinare il
problema delle falde acquifere: scorrono e non penetrano nel
suolo. Non ci risolvono i problemi che abbiamo". Rossella
Ferretti è ordinaria di Oceanografia e Fisica dell'atmosfera al
Dipartimento di Scienze Fisiche e Chimiche (Dsfc).
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