Tocca la soglia del 70 per cento
l'adesione allo sciopero alla Marelli di Sulmona (L'Aquila) per
la vertenza dei metalmeccanici. Lavoratori e sindacati, questa
mattina, si sono schierati davanti ai cancelli della fabbrica
peligna con bandiere e striscioni. Uno sciopero che diventa
messaggio, come hanno ricordato le organizzazioni sindacali. Un
modo per riaccendere il faro sullo stabilimento.
"Dal 2023 ad oggi abbiamo perso oltre cento persone. Siamo
arrivati a 144 dipendenti - ha esordito Luca Casasanta della Fim
Cisl - Abbiamo fatto questo sciopero per ottenere visibilità e
dispiace che oggi non siamo compatti e qualche operaio è
entrato". I dipendenti della fabbrica lavorano con gli
ammortizzatori sociali con la riduzione lavorativa del 45 per
cento e con il mantenimento del bagaglio contributivo. Entro
dicembre sono previsti 147 esuberi e di nuove commesse nemmeno
l'ombra.
"Mi domando dove altro dovrebbe essere la politica in questo
momento" ha dichiarato la senatrice pentastellata Gabriella Di
Girolamo, che ha preso parte al presidio.
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