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Il nome di Carlo Acutis per Neuroriabilitazione ospedale Foligno

Il nome di Carlo Acutis per Neuroriabilitazione ospedale Foligno

La struttura intitolata al beato prossimamente santo

PERUGIA, 08 aprile 2025, 11:16

Redazione ANSA

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L'ospedale di Foligno ha intitolato il reparto di Neuroriabilitazione al beato Carlo Acutis.
    La cerimonia si è svolta alla presenza di monsignor Domenico Sorrentino, Vescovo di Assisi - Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno, Antonia Salzano, madre del beato, la dirigenza dell'Ospedale e della Usl Umbria 2 e il personale medico-sanitario.
    L'intitolazione nasce da un'iniziativa dal personale del reparto, guidato dalla caposala Costanza Fontetrosciani, dopo avere visitato la tomba di Carlo Acutis ad Assisi. "La scelta è stata condivisa da tutto il personale - ha spiegato Fontetrosciani, attraverso un comunicato della Usl - perché Carlo ha rappresentato per noi una figura giovane, brillante e di grande speranza, soprattutto per quei pazienti che, come nei nostri reparti, affrontano situazioni di cura difficili".
    La decisione sottolinea "una visione sempre più integrata tra approccio medico-scientifico e dimensione spirituale", si spiega ancora nella nota. Il dottor Mauro Zampolini, direttore del dipartimento di Riabilitazione dell'Azienda Usl Umbria 2, ha ribadito "la convinzione, supportata da evidenze scientifiche, che la spiritualità possa migliorare l'esito delle cure".
    "L'idea della connessione fra l'approccio medico sanitario e la spiritualità è un qualcosa in cui abbiamo sempre creduto" ha affermato. "È scientificamente consolidato che i pazienti con fede e spiritualità hanno più chance di recupero e accogliere la protezione di Carlo Acutis ha anche una sua specificità" ha aggiunto.
    Il direttore del dipartimento di Riabilitazione ha evidenziato due legami particolari di Acutis con il reparto: la sua morte per emorragia cerebrale, una condizione neurologica, e il suo rapporto positivo con la tecnologia, vista come strumento per diffondere il bene.
    Il vescovo Sorrentino ha elogiato l'iniziativa come un passo significativo verso l'integrazione di "due mondi che la storia, la cultura e una pseudoscienza avevano separato".
   

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