"La Giunta regionale condivide la preoccupazione espressa circa la crisi strutturale che sta colpendo in modo trasversale l'intero comparto dell'informazione. Riconosciamo il valore fondamentale che il pluralismo dell'informazione e la qualità del lavoro giornalistico rappresentano per il corretto funzionamento della democrazia e per la coesione delle comunità territoriali": lo ha sottolineato l'assessore regionale Francesco De Rebotti rispondendo nel question time dell'Assemblea legislativa a un'interrogazione sulla "Crisi del settore dell'informazione locale" presentata dal consigliere del Fabrizio Ricci, Avs. Il quale ha chiesto alla Giunta di sapere come intenda procedere per "sostenere le imprese che operano nell'ambito dell'informazione locale e, in particolare, per garantire i livelli occupazionali dei lavoratori del settore e favorire la stabilità occupazionale del lavoro giornalistico". Ricci - riferisce l'ufficio stampa dell'Assemblea - ha spiegato che “l’editoria sta attraversando un periodo di forte crisi". "Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni, con riferimento al periodo 2020-2024 - ha aggiunto -, le vendite di quotidiani, facendo una suddivisione tra testate nazionali e locali, si sono ridotte in misura equivalente (31,7% le prime e 31,9% le seconde), mentre nel confronto con il 2023 i quotidiani locali hanno registrato una riduzione leggermente maggiore rispetto a quelli nazionali (-9,7% vs -8,6%). Le copie vendute giornalmente in formato cartaceo (1,13 milioni) su base annua si sono ridotte del 9,3% (risultavano pari a 1,24 milioni nel 2023) e del 35,4% rispetto al 2020 (quando venivano vendute giornalmente 1,75 milioni di copie). Trend diverso invece per i quotidiani digitali: per quanto non si attestino con percentuale negativa, la crescita è minima, pari a +1,7% su base annua (190 mila copie giornaliere nel 2024). L’Associazione stampa umbra e l’Ordine regionale dei giornalisti hanno più volte richiamato negli ultimi anni l’attenzione sulla crisi occupazionale del settore, attraversato da frequenti crisi e da una continua perdita di posti di lavoro, oltre al sussistere di retribuzioni molto basse che spesso non permettono a giornaliste e giornalisti di vivere solo del proprio mestiere. Tutto ciò si ripercuote inevitabilmente sulla qualità dell’informazione e sui livelli di democrazia. Inoltre, secondo la Federazione italiana editori giornali l’aggravarsi della crisi dell’editoria quotidiana e periodica rende indispensabili interventi urgenti e richiede il sostegno da parte del Governo, del Parlamento e dei partiti politici. L’Umbria, con la legge regionale n. 11/2018 (Norme in materia di sostegno alle imprese che operano nell'ambito dell'informazione locale), ha inteso favorire il pluralismo dei mezzi di informazione e di comunicazione e promuovere interventi finalizzati a valorizzare e sostenere l’offerta del sistema dei media e dell’informazione locale, al fine di salvaguardarne il pluralismo, la qualità, i livelli occupazionali e la professionalità degli operatori, l’innovazione organizzativa e tecnologica e l’avvio di nuove imprese". "La Regione Umbria - ha spiegato De Rebotti - ha già approvato nel 2018 una apposita legge, uno strumento che, nelle intenzioni, mira a favorire l’innovazione, l’occupazione e la sostenibilità del sistema informativo locale. Tuttavia l’applicazione concreta della norma, anche a seguito dell’esperienza a dell’avviso pubblico del 2019 andato deserto, richiede una fase di revisione ed aggiornamento per renderla maggiormente aderente alle attuali dinamiche del settore. La Giunta intende pertanto avviare una riflessione approfondita coinvolgendo gli organismi rappresentativi della categoria ed i soggetti istituzionali competenti, in primo luogo il Corecom e l’Ordine dei giornalisti per valutare l’opportunità e l’obbligo di aggiornare strumenti e criteri di intervento previsti nella legge anche alla luce delle trasformazioni digitali e delle nuove forme di produzione e distribuzione dei contenuti informativi. Sarà anche cura dell’Esecutivo valutare la possibilità di inserire nel contesto della nuova programmazione europea e nazionale misure più efficaci a sostegno della sostenibilità occupazionale del settore, anche in raccordo con le politiche attive del lavoro e dell’innovazione. La Regione conferma quindi la sua piena disponibilità a sostenere, nei limiti delle risorse disponibili ed in coerenza con gli indirizzi programmatori regionali, iniziative volte a garantire la qualità dell’informazione locale, la valorizzazione del lavoro giornalistico ed il pluralismo dell’informazione come bene comune”. Nella replica, Ricci si è dichiarato “soddisfatto della risposta e per la disponibilità e attenzione che la Regione intende riservare al settore. È necessario lavorare sulla programmazione europea, consapevoli dell’importanza di una informazione locale libera e pluralista”
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