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Dalla contestazione ai sorrisi, la Juventus torna a sognare

Dalla contestazione ai sorrisi, la Juventus torna a sognare

Fuori dalle Coppe, ma al passo in campionato. Motta rivede la luce

TORINO, 04 marzo 2025, 18:49

Redazione ANSA

ANSACheck
Juventus-Hellas Verona - RIPRODUZIONE RISERVATA

Juventus-Hellas Verona - RIPRODUZIONE RISERVATA

 In mezzo alla bufera della contestazione, la Juventus si ritrova a sei punti della vetta.

La stagione dei bianconeri continua ad essere un incredibile paradosso, nel limbo tra le delusioni nelle coppe (Champions, Coppa Italia e Supercoppa Italiana) e nuove prospettive in campionato. Nessuno vuole nominare la parola "scudetto" dalle parti della Continassa, ma già solo potersi intrufolare nella lotta al vertice è una bella soddisfazione vista la piega che stava prendendo la prima annata Thiago Motta. Da una parte ci sono i meriti della Juve, che contro il Verona ha trovato la quinta vittoria consecutiva in campionato, ma dall'altra ci sono anche i demeriti della concorrenza: una marcia scudetto così lenta è davvero difficile da ritrovare. Bisogna tornare al 2021/2022, quando alla 27/a giornata Napoli e Milan condividevano il primato a quota 57, addirittura un punto in meno rispetto all'Inter di oggi. L'anno scorso e due anni fa nerazzurri e partenopei avevano già fatto il vuoto, rispettivamente a 72 e 71, mentre nel 2020/2021 c'era sempre l'Inter in testa ma con 65.

Chiudendo l'arco temporale degli ultimi cinque anni, nel 2019/2020 ci fu la Juve di Sarri a quota 66, ma quel campionato fu stravolto dal Covid con la lunga sospensione tra marzo e giugno. Tornando a questo campionato, nessuno vuole ancora sbilanciarsi nel quartier generale bianconero. "Pensiamo all'Atalanta, la prossima partita è sempre la più importante" ha dichiarato Thiago Motta; "L'obiettivo è prendere gli orobici al terzo posto nello scontro diretto di domenica" ha precisato Andrea Cambiaso. Eppure, adesso c'è la possibilità di provarci, ma la strada per arrivare fin qui è stata fin troppo complicata per la Juve. La marcia di avvicinamento alla sfida contro il Verona è stata caratterizzata dalla feroce contestazione della tifoseria, furibonda per l'eliminazione dalla Coppa Italia ai rigori contro l'Empoli arrivata a pochi giorni di distanza dalla disfatta in Champions League contro il Psv Eindhoven. E anche alla Continassa l'aria era diventata pesantissima, tra i confronti squadra-dirigenza e le voci di scricchiolii della panchina del tecnico. Il 2-0 contro i gialloblu ha permesso di ritrovare il sorriso, ma troppe volte la Juve aveva dato segnali di svolta poi puntualmente smentiti: dallo squillo di Lipsia a inizio ottobre all'impresa di metà dicembre contro il Manchester City fino alla vittoria nel derby d'Italia contro l'Inter di 16 giorni fa, i bianconeri non hanno mai saputo dare la definitiva sterzata al loro cammino.

Da qui alla fine della stagione, però, la squadra bianconera avrà soltanto un impegno alla settimana, con tutte le forze che potranno essere concentrate sulla rincorsa alle prime della classifica. L'obiettivo primario è agguantare l'Atalanta, domenica c'è il match-ball da giocare davanti ai propri allo Stadium. "Affronteremo una grande squadra, sarà una partita complicata e dobbiamo prepararci bene, cercando di recuperare qualche infortunato" ha spiegato Thiago Motta.  Kalulu è già tornato, in settimana lo staff medico valuterà le condizioni di Veiga e Savona, oltre a tenere sotto osservazione Douglas Luiz.
   

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