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La parola del giorno, la chiave della Cappella Sistina

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La parola del giorno, la chiave della Cappella Sistina

La più preziosa, l'unica delle 2797 senza copia e senza numero

06 maggio 2025, 19:13

di Emanuela De Crescenzo

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La cappella Sistina - RIPRODUZIONE RISERVATA

La cappella Sistina - RIPRODUZIONE RISERVATA

Non esistono altre copie. La chiave della Cappella Sistina è unica e senza numero. Al contrario delle 2797 che aprono le porte degli undici settori dei Musei del Papa: per ognuna sono state fatte da una a cinque copie per un totale complessivo di circa 10mila chiavi.

Non è la più antica (lo è la numero 401, risale al 1770 e apre il Museo Pio Clementino), è stata realizzata nel 1870, ma è di sicuro la più preziosa, quella che 'chiude' nel segreto il Conclave ma è anche quella che consente ogni mattina di spalancare la porta della più famosa cappella ai visitatori di tutto il mondo. Vista la sua unicità, la procedura per preservare e tenere al sicuro questo speciale passepartout, è davvero complessa e proviene da un'antica tradizione.

Tutte le diecimila chiavi vengono custodite in un bunker da cui si accede dal Cortile della Vigna. All'interno del bunker in una vetrinetta in legno, dove sul bordo in alto c'è un grande stemma del Vaticano, sono conservate quelle più importanti: le 700 chiavi, divise in due grandi e pesanti mazzi, che permettono di aprire e chiudere la 'quarta zona' che conduce alla Cappella Sistina. Con una di queste chiavi viene aperta una cassaforte in cui, tra le altre, vi è custodita una chiave che a sua volta apre un'altra cassaforte all'interno della quale vi è il mazzo più importante, soprattutto durante il conclave, perchè composto dalle 12 chiavi che vanno a sigillare tutte le porte intorno alla Cappella Sistina. Nella seconda cassaforte, accanto al mazzo con le 700 chiavi, viene custodita una busta bianca. Viene sigillata, timbrata e firmata ogni sera.

Ed ogni mattina all'alba la busta viene riaperta ed estratta la chiave più importante del Vaticano, quella della porta della Cappella Sistina.

Basta un solo giro e lo scatto della particolare maniglia in ottone a forma di S, appunto come Sistina, e si spalanca al mondo la meraviglia michelangiolesca della Creazione di Adamo. Lo stesso scatto e lo stesso giro servono invece in tempo di conclave per chiudere fuori dal mondo i cardinali elettori. A camminare ogni mattina all'alba attraverso 5 secoli di storia e nel silenzio di un percorso di 3 chilometri e mezzo che attraversa stanze colme delle più alte opere di bellezza, meraviglia e ingegno dell'uomo nell'epicentro della spiritualità è il clavigero dei Musei Vaticani. Ruolo che svolge da 27 anni Gianni Crea dirigendo altri dieci colleghi. La sua figura deriva dall'antico Maresciallo del Conclave che fino al 1966 aveva appunto il compito di sigillare tutti gli accessi della Sistina durante il Conclave

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