Il plenum del Consiglio elettorale
dell'Ecuador, il Cne, ha accolto la raccomandazione contenuta
nel rapporto della Direzione dei processi di voto all'estero
affinché non si svolgano le elezioni in Venezuela a causa della
mancanza di condizioni logistiche. Lo rende noto il sito del
quotidiano ecuadoriano El Universo.
Con tre voti favorevoli, il Cne ha approvato sabato 12 aprile
di annullare il voto a cui avrebbero avuto diritto gli
ecuadoriani che risiedono in Venezuela, nell'unico seggio di
Caracas.
Nel rapporto si segnala che non è stato possibile definire il
budget né lo spazio che avrebbe occupato l'unico seggio.
Inoltre, non si è mai saputo quali organismi avrebbero
partecipato come osservatori elettorali né è mai stata
consegnata, da parte del Venezuela e con la mediazione della
Svizzera, la documentazione per poter effettuare assunzioni in
loco.
La presidente del Cne, Diana Atamaint, ha spiegato che il 3
aprile scorso era stato richiesto al ministero delle Finanze la
somma per inviare funzionari a Caracas, ma l'importo è stato
accreditato solo il 10 aprile, dopo l'ultima data con voli
disponibili, che era l'8 aprile.
"Il Cne ha fatto tutto il possibile affinché il processo si
svolgesse in Venezuela e i nostri connazionali potessero
esercitare il diritto di voto, ma i fattori esterni all'ente
devono essere considerati", ha spiegato José Cabrera, membro del
direttorio del Cne.
Anche al primo turno gli ecuadoriani in Venezuela non hanno
potuto votare, riporta il sito del quotidiano El Telegrafo.
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