L'Ecuador ha dichiarato oggi lo
stato di eccezione nella capitale Quito, in sette delle sue 24
province ed in tutte le carceri, a causa dell'aumento della
violenza delle organizzazioni criminali narcos. Lo rendono noto
i principali media del paese sudamericano, precisando che il
presidente Daniel Noboa ha firmato il Decreto Esecutivo 599 che
ordina lo stato di eccezione a Quito e nelle province costiere
di Guayas, Los Ríos, Manabí, Santa Elena, El Oro e quelle
amazzoniche di Orellana e Sucumbíos.
La misura, che durerà 60 giorni, entra in vigore alla vigilia
del ballottaggio tra l'attuale presidente, il 37enne Daniel
Noboa del partito di destra Azione Democratica Nazionale, e
l'avvocata 47enne Luisa Gonzalez, del partito di sinistra
Revolución Ciudadana vicino all'ex presidente Rafael Correa,
dopo che in Ecuador si sono registrati nei mesi di gennaio e
febbraio una media di un omicidio ogni ora.
Il 2025 è stato l'inizio dell'anno più sanguinoso dall'inizio
delle sue serie storiche mentre lo stato di eccezione prevede la
sospensione dell'inviolabilità del domicilio e della posta, il
coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino nelle 7 provincie ma non
a Quito e la mobilitazione di polizia e Forze armate.
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