Un magistrato del Supremo
Tribunale Federale (Stf) brasiliano ha rinviato oggi uno dei
processi nei quali è implicato l'ex presidente Luiz Inacio Lula
da Silva al tribunale di Curitiba, dove era in attesa di
sentenza, perché sia ripreso prima della fase delle arringhe
finali, per lo stesso motivo per il quale, poche ore prima, la
seconda camera della stessa Alta Corte aveva annullato una
sentenza contro Aldemir Bendino, ex presidente del Banco do
Brasil e della Petrobras, per i delitti di corruzione e
riciclaggio.
Il giudice Edson Fachin non ha accolto la richiesta dei
legali di sospendere il processo - nel quale Lula è accusato di
aver ricevuto dalla Odebrecht un terreno dove costruire la sede
del suo istituto, come ricompensa per i favori fatti all'azienda
edilizia - ma ha deciso che deve essere ripreso dal momento
delle arringhe. Gli imputati sono stati accusati da altri
coimputati diventati collaboratori di giustizia devono poter
presentare i loro argomenti finali per ultimi, avendo preso
conoscenza di tutte le testimonianze.
Per gli stessi motivi tecnico-processuali, la seconda camera
del Stf ha annullato la condanna di Bendino - 11 anni disposti
dall'allora giudice Sergio Moro nel marzo dell'anno scorso,
confermati in secondo grado nello scorso giugno, con pena
ridotta a 7 anni - dichiarato colpevole di aver chiesto una
tangente di 3 milioni di reais (circa 650 mila euro) alla stessa
Odebrecht nel 2015.
La decisione di Fachin non ha alcun rapporto con il processo
nel quale Lula è stato condannato per corruzione e riciclaggio,
noto come il caso del "triplex di Guarujà", per il quale sconta
una pena di 12 anni di carcere dall'aprile dell'anno
scorso.
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