Tiene banco da settimane, sulla
Riviera Romagnola, il dibattito sui chiringuitos in spiaggia e
sull'offerta musicale che a giudizio dei rappresentanti del
mondo della notte rischia di mettere in difficoltà il settore
delle discoteche. Sulla vicenda prende parte, con una nota,
anche il Consorzio operatori balneari Marina riminese di
Confesercenti secondo cui riguardo "chiringuiti e offerta
turistica, non si può tornare a quando la spiaggia era terra di
nessuno".
A giudizio di Fabrizio Pagliarani, presidente del consorzio
riminese "in piena estate riteniamo non siano opportune
discussioni e polemiche" tuttavia "da un lato, per chi li
osteggia, l'offerta dei chiringuiti in spiaggia farebbe
concorrenza e arrecherebbe danno alle discoteche. Dall'altro
però gli stessi che li osteggiano, osservano che i chiringuiti
sarebbero frequentati soprattutto da ragazzi del posto, mentre i
locali da ballo attirerebbero i turisti e una clientela con
buona disponibilità economica grazie ai grandi nomi
internazionali. Non vediamo dunque dove starebbe la concorrenza,
visto che si tratta di segmenti diversi. Tra l'altro il modello
delle discoteche è in crisi da anni e i locali da ballo faticano
anche d'inverno".
Secondo Pagliarani, ancora, "sentire parlare di chiusura
alle 21 ci riporta a 20 anni fa, quando la spiaggia era buia,
vuota e diventava terra di nessuno". Inoltre "oggi bagnini,
chioschisti e chiringuiti offrono anche un servizio d'ordine
sulla spiaggia. Non si saranno risolti tutti i problemi, ma di
certo il passato non era migliore".
Ad ogni modo, prosegue "il riferimento, a nostro giudizio,
resta la domanda dei turisti". Pertanto, "le regole devono poter
rispondere alla domanda, senza doverla rincorrere. Non si può
bloccare tutto. Le norme vanno rispettate e fatte rispettare,
senza timidezze da parte di chi deve controllare. Restiamo
sempre aperti al dialogo e al confronto", conclude Pagliarani
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