"Per realizzare la nuova diga del
porto di Genova siamo arrivati a 140 milioni di extracosti e
sempre più incertezze sulla fine dei lavori, l'ennesimo
fallimento della destra che si dice del 'fare' ma fa solo
propaganda". Lo denuncia il consigliere regionale e segretario
metropolitano del Pd a Genova Simone D'Angelo.
"Centoquaranta milioni in più e almeno altri 3 anni di
attesa: è la nuova fotografia del progetto della diga di Genova
- interviene D'Angelo -. Mentre il presidente della Regione
Liguria Marco Bucci e i suoi si facevano fotografare sorridenti
nel cantiere, promettendo date e investimenti, la realtà li
smentisce ancora una volta: extracosti, ritardi, incertezze".
"Settimana dopo settimana, la verità viene a galla: -
commenta - una delle opere più importanti per il futuro del
porto e della città è diventata il simbolo dell'improvvisazione,
dell'opacità e della totale mancanza di una seria
pianificazione".
"La destra, che ha fatto della propaganda sulle grandi opere
la sua bandiera, - attacca l'esponente dem - oggi è responsabile
di un fallimento sotto gli occhi di chi vive la nostra città
ogni giorno. Il tempo passa, i costi esplodono, e Genova
continuerà ad aspettare. Ma da Bucci, Piciocchi e Rixi nessuna
spiegazione, nessuna assunzione di responsabilità, solo scuse
assurde, come nel caso della responsabilità dei ritardi
attribuita dal viceministro delle Infrastrutture a un sabotaggio
proveniente da una chat Whatsapp. Sembra una barzelletta, ma è
la realtà di questa destra. Genova merita serietà, trasparenza e
competenza. Non una politica che annuncia tutto e realizza poco
e male, che illude per poi scomparire dietro l'ennesimo rinvio.
Basta con le promesse da campagna elettorale: è ora di
pretendere risposte. E di cambiare rotta".
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