AA.VV, TORNIAMO A RESISTERE, a cura
di Gabriele Dadati e Giovanni Battista Menzani (Edizioni Low,
pp.XVIII + 270, 18 euro)
Le Langhe, Marzabotto, le Fosse Ardeatine, la Risiera di San
Sabba, Sant'Anna di Stazzema, ma anche Casa Matteotti, Casa
Cervi e il quartiere Oltretorrente di Parma e tanti altri luoghi
ancora, spesso lontani dalle grandi città, che furono testimoni
ma anche culla e nutrimento di quella Resistenza, fatta di donne
e uomini di valore, capaci di opporsi al regime nazifascista.
Sono tredici le autrici e gli autori che, con taccuino e
macchina fotografica alla mano, sono tornati lì dove la Storia
si è compiuta, per vedere cosa quei luoghi, divenuti quasi
mitici, hanno ancora da raccontarci ora che tutto è cambiato: il
risultato è il bel volume "Torniamo a resistere", a cura di
Gabriele Dadati e Giovanni Battista Menzani, in libreria con
Edizioni Low in occasione dell'ottantesimo anniversario della
Liberazione.
L'idea non è solo quella di raccontare la storia e onorare le
vicende dei partigiani, ma di recuperare la memoria prima che
svanisca, in un'opera continua e instancabile di "manutenzione":
il pericolo infatti, proprio perché il mito può svanire nel
tempo e i testimoni diretti di quelle gesta stanno ormai
scomparendo, è perdere di vista quelle che furono scelte estreme
ed esistenze reali, valori e ideali su cui si fondano la nostra
Costituzione e la democrazia in cui viviamo ogni giorno.
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