La danza contemporanea torna
protagonista a Palermo con "Conformazioni", festival dei nuovi
linguaggi performativi del contemporaneo giunto alla IX
edizione, che si svolgerà in città dal 7 novembre al 6 dicembre
prossimo, con una grande anteprima a partire dal prossimo 17
aprile per quattro spettacoli in diversi luoghi della città fino
al 26 aprile.
Il festival "Conformazioni", realizzato e promosso da
Muxarte, con la direzione artistica di Giuseppe Muscarello,
punta sul carattere nomade di un calendario con grandi nomi
internazionali e nazionali della danza. La nona edizione
racconta i nostri giorni e rivendica la centralità del corpo,
con la sua unicità, capacità di creare, di immaginare e di farsi
strumento delle urgenze espressive e comunicative di artisti tra
i più interessanti della scena nazionale ed europea, in
particolare da Spagna e Belgio. Il 17 aprile, allo Spazio
Franco, ai Cantieri culturali alla Zisa, ospiti Alessandra e
Roberta Indolfi con lo spettacolo "Non ho chiesto (io) di venire
al mondo", progetto vincitore del premio Cantiere Risonanze
2024. Sempre il 17 aprile, in scena "Tupétupà" di e con Federica
Marullo, un viaggio intimo e profondo di una donna, una figlia,
una madre che esplora la mancanza, l'ingombro del passato, la
trasformazione e la riscoperta di sé attraverso un linguaggio
simbolico e onirico. Il 22 aprile l'anteprima del festival di
sposta da "Radici. Piccolo Museo della Natura", con una
performance site specific dal titolo "Solo Naviganti",
sperimentazione sonora di Pierfrancesco Mucari, che combina
sassofono, marranzani ed elettronica, e dalla ricerca sul
movimento e sul linguaggio del corpo di Giorgia Di Giovanni. Il
23 e 24 aprile, allo Spazio Franco ai Cantieri Culturali alla
Zisa, appuntamento con "Gli anni" di Marco D'Agostin con Marta
Ciappina, progetto Premio Ubu 2023: Miglior Spettacolo di Danza
e Miglior Performer, portato a Palermo in collaborazione con
Mercurio Festival. L'anteprima chiude il 26 aprile alla Rizzuto
Gallery con "Tra ordine e caos" di Giuseppe Muscarello,
spettacolo sull'incontro di due corpi che in un continuo
alternarsi di distacco e vicinanza, di controllo e abbandono,
ricercano un equilibrio tra passato e presente, tra tradizione e
modernità.
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