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Turismo record in Sardegna, 4,5 mln di arrivi nel '24 (+15%)

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Turismo record in Sardegna, 4,5 mln di arrivi nel '24 (+15%)

Report, incremento legato soprattutto all'invasione di stranieri

CAGLIARI, 16 maggio 2025, 10:04

Redazione ANSA

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Numeri record per il turismo in Sardegna nel 2024. Secondo il report del Ross1000, il sistema regionale di rilevamento ed elaborazione dei dati dei flussi turistici, l'Isola ha fatto registrare quasi 4,5 milioni di arrivi. Numeri che hanno generato, con una permanenza media di 4,25 giorni, 18 milioni e 860 mila presenze nelle strutture ricettive isolane.
    In percentuale, l'incremento rispetto al 2023 è stato del 15,4 in relazione alle presenze. Per il 53% si tratta visitatori provenienti dall'estero con una crescita del 22,6% e per il 47% (otto milioni e 900 mila presenze) quelli provenienti dalla penisola (più 8,3%). Per la prima volta, in maniera così netta, i turisti stranieri superano gli italiani (53 a 47), mentre lo scorso anno erano 50 e 50.
    "Sono dati davvero eclatanti - afferma l'assessore regionale del Turismo, Franco Cuccureddu - anche in considerazione del fatto che l'anno precedente l'incremento complessivo era stato soltanto dell'1,3% (raggiunto solo grazie alle locazioni occasionali, mentre nei dati ISTAT che tenevano conto solo di alberghiero ed extralberghiero, la Sardegna, unica fra le regioni italiane, aveva chiuso in flessione di presenze rispetto all'anno precedente".
    Il primo mercato straniero (e in assoluto) di riferimento per la Sardegna è di gran lunga la Germania: due milioni e 700mila presenze, con un incremento del 23% rispetto al 2023 e con 4,8 giorni di permanenza media. Segue la Francia con un milione e 300 mila presenze (più 17,5% rispetto al '23). Poi c'è la Svizzera con poco di più di 900mila presenze nelle strutture ricettive sarde, un dato che pone la Svizzera come primo mercato in rapporto alla popolazione (di 9 milioni di residenti). Il quarto mercato è il Regno Unito con oltre 700mila presenze; seguono praticamente alla pari, con 440mila presenze, la Polonia, in crescita esponenziale (del 50%), e la Spagna (quasi + 20%). A chiudere la top ten, dopo Paesi Bassi e Austria, sono gli Stati Uniti (quasi 300mila presenze), che con un incremento del 36%, che si somma al più 27% dello scorso anno, diventano di gran lunga il primo mercato extra-europeo per la Sardegna.
    Il secondo extra-Ue è anch'esso nord-americano: il Canada, con quasi 90mila presenze, seguita nell'ordine da Australia, Brasile ed Argentina. Ancora bassi i numeri dei mercati orientali: Cina, con circa 17mila presenze, Giappone e India, sotto le 10mila.
    La Lombardia è decisamente il primo mercato nazionale con quasi due milioni e 200mila presenze e una permanenza media di 5,8 giorni (+10%). Seguono i sardi stessi, con un milione e 370 mila presenze, poi il Lazio con 900mila presenze (+8,5%) e il Piemonte con 780mila (+11,5%).

Cuccureddu: 'coi dazi nel 2025 frenata dagli Usa'

Numeri da record per il turismo in Sardegna nel 2024, ma anche per quest'anno si va verso le stesse cifre. Con un'eccezione, gli Stati Uniti. "Prevediamo la conferma dei dati dell'anno scorso - afferma l'assessore regionale del Turismo Franco Cuccureddu - ma per gli Stati Uniti, dopo la crescita degli anni scorsi, verosimilmente avremo una frenata a causa della situazione internazionale legata anche ai dazi".

Parola d'ordine programmazione: "Questa crescita imponente, che non trova riscontri nel passato non può che farci piacere ed indurci a lavorare con la stessa determinazione, sia nel marketing e nell'osservatorio che nella riorganizzazione complessiva dell'assessorato, per dare una governance stabile ed efficace al settore del turismo in Sardegna. Saremmo, peraltro, assai più soddisfatti se questi dati si riflettessero in termini di ricchezza prodotta in favore dei sardi, con un incremento percentuale del contributo che il turismo fornisce al Pil della Sardegna, ciò significherebbe che la nostra Isola ha intrapreso la strada per diventare una vera regione turistica".

E ancora: "La crescita di oltre il 15% è ragionevolmente attribuibile a due diversi fattori - prosegue l'assessore - per almeno due terzi (quindi oltre il 10%, crescita registrata anche nei transiti aeroportuali e portuali), al fatto che la Sardegna sta riacquisendo appeal sui mercati, nazionali ed internazionali. E poi l'emersione del nero, nel quale operavano molte strutture legate alla tipologia delle locazioni occasionali, come testimoniato dal più 11.500 strutture censite (pari al 53,2%) in un solo anno".

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