/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Bibi, il dinosauro sardo sconosciuto per 165 milioni di anni

Bibi, il dinosauro sardo sconosciuto per 165 milioni di anni

Presentato studio di tre docenti Università Sassari e Cagliari

SASSARI, 11 aprile 2025, 19:00

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Per 165 milioni di anni le impronte lasciate sulle rocce delle campagne di Baunei, in Ogliastra, da un dinosauro teropode, hanno aspettato che qualcuno le notasse. Un anno fa tre docenti delle Università di Sassari e Cagliari, impegnati a perlustrare il territorio durante le riprese di un documentario prodotto dalla Mgb, hanno scoperto quelle impronte. Antonio Assorgia, Sergio Ginesu e Stefania Sias le hanno studiate a lungo, hanno verificato, studiato, approfondito ogni aspetto e oggi, sicuri della loro scoperta la hanno resa pubblica.
    A Sassari hanno convocato una conferenza stampa con il produttore della Mgb, Francesco Ginesu, e il paleontologo dell'Università di Sassari, Marco Zedda. E hanno svelato i segreti di "Bibi", il teropode che nel Giurassico ha calcato i boschi del Supramonte e le pareti rocciose a strapiombo su uno dei mari più belli del mondo, quello della costa di Baunei.
    Bibi, come tutti i teropodi, era un predatore bipede che si muoveva lungo tratti di costa caratterizzati da sedimenti sabbiosi e fangosi, tipici delle aree palustri e soggette a maree.
    "L'impronta è stata trovata su una roccia di 165-170 mila anni fa, quindi stiamo parlando senza dubbio di fauna che è vissuta nel Mesozoico", dice la geomorfologa Stefania Sias.
    "È qualcosa che non era mai stato trovato prima, una scoperta che spalanca le porte sulle possibilità turistiche di questa zona", aggiunge il geologo Sergio Ginesu.
    "Possiamo essere in grado di ricostruire la taglia, le dimensioni e anche la velocità con cui si muoveva il teropode", assicura Marco Zedda.
    E anche se ancora non ci sono riscontri scientifici certi, l'ipotesi dell'equipe di studiosi, realizzabile o solo romantica, è che quell'impronta sia stata lasciata dal primo dinosauro femmina della Sardegna, Bibi.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza