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Giuseppe Cederna interpreta Jago, tra Shakespeare e Pasolini

Giuseppe Cederna interpreta Jago, tra Shakespeare e Pasolini

Rilettura moderna di Otello per l'attore in tournée in Sardegna

CAGLIARI, 10 aprile 2025, 18:20

Redazione ANSA

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"Otello che uccide Desdemona è un'immagine viva, una realtà bruciante". Così all'ANSA Giuseppe Cederna che interpreta Jago in un'inedita versione del dramma shakespeariano, incentrato su "una forza maschile che può spingere un uomo a uccidere una donna".
    L'attore romano ritorna in Sardegna per la Stagione Cedac con "Otello", produzione Arca Azzurra, in cartellone il 12 aprile alle 21 al Teatro San Bartolomeo di Meana Sardo, il 13 alle 20.30 al Teatro Comunale di Dorgali, il 14 alle 21 al Teatro del Carmine di Tempio Pausania e il 15 alle 21 al Cine/Teatro "Olbia". Nel cast accanto a Cederna, Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Lucia Socci, Lorenzo Carmagnini, Riccardo Naldini, Elisa Proietti, regia di Emanuele Gamba.
    "Un Otello molto particolare, adattato da Francesco Niccolini, ispirandosi un po' al tono del film di Pier Paolo Pasolini 'Che cosa sono le nuvole?'" rivela l'artista, figlio dell'intellettuale, ambientalista e scrittore Antonio Cederna e nipote della giornalista Camilla Cederna. "Interpreto un 'marionettaro', una specie di 'mago del teatro' che sistema la scena e presenta i personaggi - aggiunge - ossia un Otello un po' tronfio che se la tira, una Desdemona ingenua e così via, e poi come Jago inizia a tessere la sua tela. Mi diverte molto fare questo personaggio, certe volte mi sembra quasi un ballerino in punta di piedi: Jago è un mistero, fin dall'inizio rivela la sua intenzione di distruggere Otello e il mondo che ha intorno, di instillare attraverso menzogne sussurrate la passione tremenda della gelosia nel cuore del Moro e fargli credere che quel damerino di Cassio sia l'amante di Desdemona e rappresenta una forza distruttiva, nera".
    Volto noto del grande e del piccolo schermo, anche grazie a film come "Marrakech Express" e "Mediterraneo" di Gabriele Salvatores, all'attivo una lunga carriera teatrale, dagli esordi come mimo e clown al visionario "Sogno di una notte di mezza estate" del Teatro dell'Elfo, a spettacoli come "Amadeus", "Il giardino dei ciliegi" e "La Febbre", "FreeClimbingBenni", "Tacalabala! Il racconto del calcio" e "Cani sotto la pioggia", ai recenti "Tartufo" e "Storia di un corpo", Cederna rivela: "Mi sento un narratore di storie: riesco a raccontare in teatro le mie passioni, quello che mi rende vivo, la mia indignazione per il dolore del mondo".
   

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