"La cronaca purtroppo continua ad allarmarci.
Quotidianamente emergono scenari di violenza e di omicidi che coinvolgono le donne".
Così il presidente
dell'Assemblea regionale delle Marche Dino Latini nel suo
intervento di apertura della seduta dedicata al fenomeno della
violenza contro le donne e al Report annuale 2021. "E insieme -
ha aggiunto - i figli e le figlie, testimoni e vittime dirette.
Il sentimento comune è di impotenza ma anche di rabbia, per non
aver saputo intercettare, contrastare, prevenire".
Latini ha evidenziato come si tratti di "una violenza
sommessa e sommersa, che le donne spesso continuano a subire nel
silenzio, sole di fronte ad un quotidiano pesante, che
difficilmente lascia vie di fuga". Il presidente del Consiglio
regionale ha poi ricordato le iniziative promosse dalla Regione
Marche per il contrasto e la prevenzione della violenza, a
partire dalla legge del 2008 che prevede interventi specifici su
tutto il territorio marchigiano.
"Ora - ha proseguito - sarebbe necessario intervenire
innanzitutto in termini di prevenzione primaria, rafforzando il
sistema educativo affinché formi al sapere bambini e bambine,
attivi risorse e azioni per la promozione della socialità. Ma
anche noi adulti dovremo agire con determinazione per combattere
la violenza, nella consapevolezza che la nostra società fa passi
da giganti in molti settori, ma arretra in termini di sicurezza
e di tutela della vita umana. E questo non possiamo
permetterlo". "La violenza di genere - ha concluso - determina
conseguenze straordinariamente negative per la crescita
culturale e civile. Dovremmo soprattutto sforzarci - ha
auspicato - di essere visionari, ma al contempo concreti, nel
portare avanti una battaglia quotidiana e senza quartiere contro
le discriminazioni e le sopraffazioni, contro ogni azione
violenta nei confronti delle donne. Cancellando così una lunga
storia fatta di ingiustizie e di supremazia maschile".
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