Resta confermato il provvedimento di
aggiudicazione per l'assegnazione a Construcciones y Auxiliar de
Ferrocariles S.A. di un accordo-quadro del settembre 2023 per la
fornitura di 121 tram bidirezionali a Roma della durata di sei
anni per l'imposto complessivo a base d'asta pari a oltre 450
milioni di euro. L'ha deciso il Tar del Lazio con una sentenza
con la quale ha respinto un ricorso proposto da Hitachi Rail Sts
Spa.
Con un unico motivo di ricorso Hitachi assumeva che l'offerta
della società aggiudicataria avrebbe dovuto essere esclusa; con
motivi aggiunti, in più, sosteneva che illegittimamente C.A.F.
nella propria offerta tecnica aveva previsto che numerose prove
tecniche del materiale ferroviario sarebbero state tenute non
presso i propri stabilimenti, bensì direttamente sulla linea
all'interno della città di Roma, nonché che l'offerta presentata
non presenterebbe le caratteristiche tecniche previste quanto
alla conformità dell'impianto frenante delle vetture offerte
alle richieste della Stazione appaltante.
Il Tar, partendo dalla censura riferita alle modalità
operative dell'offerta, ha ritenuto che "da un lato, la legge di
gara non escludeva che almeno una parte dei collaudi dovesse
svolgersi proprio nella città di Roma, ossia sulla linea
destinata alle corse dei mezzi rotabili a regime. E che, d'altro
lato, le modalità di collaudo non fossero rigide e
predeterminate ab origine; bensì oggetto di una fisiologica fase
di contraddittorio tra le parti del contratto già stipulato, ed
oggetto della necessaria approvazione finale di Atac".
Stessa cosa quanto alle censure relative alla conformità
dell'impianto frenante delle vetture offerte, per le quali
secondo il Tar "la doglianza, alla luce della stessa produzione
della ricorrente, è infondata in punto di fatto, in quanto la
descrizione contenuta nell'offerta della aggiudicataria non
consente di concordare con la lettura della ricorrente". In
definitiva, "nella sua parte demolitoria il ricorso va
respinto"; e di conseguenza stessa sorte ha la domanda
risarcitoria presentata.
Un secondo ricorso sulla stessa vicenda, proposto da Stadler
Rail Valencia S.A., altra società partecipante alla procedura, è
stato dichiarato improcedibile dopo la dichiarazione della
stessa società di non avere più interesse a coltivare
l'impugnativa.
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