Analizzare una città da un punto di vista femminile può portare a migliorare alcuni aspetti e servizi dell'ambito urbano, dalla sicurezza in strada alla mobilità: questo lo scopo dell''Atlante di genere di Bologna per una città femminista', alla sua prima edizione, con cui il Comune intende illustrare in modo sistematico e strutturato la condizione delle donne e di tutte le soggettività di genere nel contesto urbano bolognese.
L'Atlante di genere del Comune di Bologna
Dalla sicurezza in strada al sex work, cosa è stato analizzato
L'osservazione della città di Bologna da una prospettiva femminista ha portato alla realizzazione dell'Atlante di genere che analizza diversi aspetti della vita urbana:
- la sicurezza – percepita o reale – nello spazio pubblico;
- la mobilità, spesso condizionata da disparità di genere e dalla percezione di insicurezza;
- i servizi e la sanità, nella peculiarità dei bisogni differenziati sulla base del genere;
- l’abitare, che esamina l'accesso alla casa e il bisogno di nuovi modelli abitativi per diverse soggettività con una prospettiva di genere la toponomastica, ancora fortemente disallineata rispetto al ruolo delle donne nella società;
- il sex work, fenomeno che, sebbene meno visibile oggi in molti contesti urbani, continua a generare sfide politiche e sociali.
La sindaca: 'L'idea era leggere la città dal punto di vista femminile'
"L'idea - dice la vicesindaca Emily Clancy - era di dare una lettura di genere alla città e quindi far capire quali sono i servizi, come si legge una città dal punto di vista di genere, dalla mobilità alla cultura, dall'autodeterminazione all'arte nello spazio pubblico, davvero una presa di posizione su come creare una città più femminista, più inclusiva e come ricordarsi sempre che le politiche possono riprodurre il divario di genere o cercare di annullarlo. In una società patriarcale come quella in cui viviamo, in cui una donna ogni tre giorni viene uccisa per il solo fatto di essere donna per mano di un uomo, credo che invece lavorare sull'educazione alle differenze sulla lettura orientata al genere della società sia un modo di contrastare le discriminazioni e sia in qualche modo un nostro dovere"
"Abbiamo ratificato convenzioni come quella di Istanbul, lo prevede anche la nostra Costituzione, quindi invito tutte e tutti ad abbassare i toni e lavorare per una città più inclusiva", aggiunge Clancy, presentando la pubblicazione con Porpora Marcasciano, presidente della commissione Pari opportunità del Comune di Bologna, e le curatrici del volume, Giulia Sudano, delle associazioni Think Tank Period e Florencia Andreola e Azzurra Muzzonigro di Sex & The City.
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