Amalia Ercoli Finzi, prima donna laureata in ingegneria aerospaziale in Italia, consulente di agenzie come la Nasa e divulgatrice scientifica, ha ricevuto al teatro di Luino, in provincia di Varese, il Premio Chiara alla Carriera 2025.
Nel conferire il premio, l'Associazione ha voluto sottolineare la capacità della professora Ercoli Finzi di unire eccellenza scientifica e profonda umanità, con uno stile comunicativo limpido, generoso, autentico. Qualità che rispecchiano lo spirito del Premio Chiara alla Carriera, nato per celebrare coloro che, attraverso il loro impegno, hanno saputo "scrivere" la cultura, anzitutto con il linguaggio dell'esempio, dell'azione, dell'ispirazione.
"Sono felice, e anche un po' stupita, di ricevere un premio intitolato a uno scrittore. Ma in fondo - ha commentato -, anche io ho raccontato tante storie: quelle delle missioni spaziali, delle donne nella scienza, e della mia stessa vita. Storie che spero abbiano acceso una scintilla in qualcun altro".
Nata nel 1937 a Gallarate, a soli cinquanta chilometri da Luino, alla premiazione Ercole Finzi ha raccontato la sua avventura scientifica e umana.
"Come non ho mai voluto rinunciare alla mia carriera, così non ho rinunciato nemmeno alla mia famiglia - ha detto l'ingegnera che con il marito ha cresciuto cinque figli -. Dicevano che non si poteva, invece si può fare. Noi donne non dobbiamo essere perfette, dobbiamo essere noi stesse. Il vero segreto è l'organizzazione". Il suo nome è legato in particolare alla missione Rosetta, in cui è stata responsabile dello strumento SD2, il trapano del lander Philae, atterrato nel 2014 su una cometa, evento storico nella storia dell'esplorazione spaziale.
"Ci dicevano che non ce l'avremmo mai fatta. Quando l'America ha visto che prendevamo la cosa sul serio - ha aggiunto -, si è tirata indietro. Ma noi europei abbiamo detto: andiamo avanti. E ci siamo riusciti. Abbiamo fatto atterrare un lander su una cometa! Non è fantascienza: è scienza, visione, perseveranza".
Il nome di Ercole Finzi, nell'albo del premio Chiara alla Carriera si aggiunge a quello di intellettuali come il violinista Salvatore Accardo, il cardinale Gianfranco Ravasi, l'architetto Mario Botta, scrittori come Dacia Maraini, Luis Sepulveda e Luigi Malerba, studiosi come Dante Isella e ancora registi come Pupi Avati, Lina Wertmüller e Ermanno Olmi ma anche Paolo Villaggio e Daniel Pennac.
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