"Cereali, carciofi, olio e gli
altri cibi Dop e Igp prodotti in Sardegna sono il segreto della
longevità e della salubrità dei suoi abitanti", parola di
biologi, antropologi, chimici, medici, parassitologi,
nutrizionisti e vari esperti. La scelta della Regione e
dell'assessorato dell'Agricoltura di investire sui prodotti
dell'agroalimentare per raccontare l'Isola da una prospettiva
diversa ha solide basi scientifiche. Forte delle conferme
arrivate dai ricercatori di diverse parti del mondo, la Regione
ha scommesso sulla vetrina di Expo 2015 come occasione per
promuovere la "Sardegna, isola della qualità della vita - cibi
per la salute dalla terra dei centenari", progetto di
comunicazione e di marketing rivolto ai mercati alimentari
internazionali e all'industria turistica.
Organizzato con il supporto scientifico e logistico di Laore
Sardegna, l'Agenzia regionale per lo sviluppo in agricoltura,
l'evento ha aperto i battenti oggi nel padiglione "Cibus è
Italia", all'interno dell'esposizione universale di Milano,
dedicata ai temi del cibo e dell'alimentazione. Quello di
stasera è stato il primo di tre appuntamenti, il prossimo è
fissato per il 13 settembre e sarà dedicato al vino, mentre
l'ultimo è previsto per l'11 ottobre e si concentrerà sulla
valorizzazione dell'allevamento e dei suoi prodotti più tipici:
Agnello Igp, fiore sardo, pecorino sardo e romano.
"La scelta di comunicare una Sardegna inedita e sconosciuta è
strategica", ha spiegato l'assessore regionale dell'Agricoltura,
Elisabetta Falchi, durante il talk show animato dalla
giornalista Eleonora Cozzella. "Il nostro comparto agricolo ha
delle produzioni di eccellenza, ma non se ne parla abbastanza",
è la considerazione dell'assessore, secondo la quale "i nostri
operatori non possono competere nei mercati in termini
quantitativi, ma attraverso le produzioni di qualità, come le
nostre Dop, la cui importanza è sancita anche a livello
scientifico".
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